VOCE
FLAI CGIL ROVIGO
04.08.2020 - 15:54
Foto d'archivio
ROVIGO - "Dopo la firma da parte del Ministero del Lavoro del Decreto di autorizzazione sul fermo pesca, avvenuta nei giorni scorsi, ieri si è aggiunto anche il Decreto di impegno da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per il pagamento delle indennità agli imbarcati relative al fermo pesca biologico obbligatorio e non, relativo all’anno 2019", così il Segretario Generale della FLAI/CGIL di Rovigo, Mauro Baldi.
"Si deve riconoscere al Ministero del Lavoro il rispetto degli impegni presi, nonostante il lockdown e le tante difficoltà riscontrate dall’inizio dell’anno e si accoglie positivamente la tempestività del Ministero dell’Agricoltura per aver risposto positivamente alla nostra continua sollecitazione ed al trasferimento delle risorse economiche presso le capitanerie di porto, affinché possano essere versate ai lavoratori le indennità entro la data del 30 settembre 2020 - continua Baldi - Indennità tanto più importanti in questo momento in cui ci si appresta a un ulteriore periodo di fermo delle attività e che coinvolgerà centinaia di pescatori del Delta del Po, per effetto del fermo biologico 2020, che si aggiunge a quello legato al lockdown da COVID-19 di marzo e aprile scorsi dove sono stati richiesti ammortizzatori sociali (Fondo Integrazione salariale) per coprire le giornate di pesca non lavorate".
"Versare in tempi brevi le indennità è certamente una boccata di ossigeno vitale per i pescatori del nostro territorio, alle prese con criticità sia sul piano salariale, dove in diversi casi si tratta dell’unica entrata economica famigliare, sia occupazionale. La complessità delle procedure impone una riforma complessiva del sistema degli ammortizzatori sociali di settore e dopo le tante sollecitazioni avanzate dalla FLAI CGIL in tutti questi anni, la riforma è finalmente in discussione in Commissione Agricoltura alla Camera nell’ambito del testo unificato del settore ittico. L’aspettativa del Sindacato è che tutta la politica nazionale e regionale capisca ed affronti in tempi brevi le problematiche inerenti al settore della pesca, questo necessariamente a fronte delle politiche imposte dall’Europa nei confronti dei nostri pescatori sempre più in difficoltà sotto l’aspetto lavorativo ed economico".
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