Drum Galà, applausi al memorial Beppe Lupo

ROVIGO - Un armonia di percussioni e ritmo, tamburi, piatti e rullanti. Il drum galà ha fatto ancora centro e sabato scorso ha intrattenuto il pubblico di piazza Vittorio Emanuele con il tradizionale festival di batterie. Il memorial Beppe Lupo, per ricordare lo scomparso percussionista, è stato organizzato nel rispetto delle norme anti Covid, e quindi sedie del pubblico distanziate e tre batterie sul palco, una per musicista, a misura di sicurezza.

Sul palco dell’evento, promosso dall’associazione Liberi rumori, con il coordinamento di Claudio Lupo, direttore artistico del festival, si sono alternati alla batteria il maestro Alfredo Golino, cui è andato il tributo Beppe Lupo, il bravo batterista rodigino Riccardo Merlini, famoso per aver inventato un sistema per suonare la batteria in tempi ridottissimi, e Alessandro Arcolin, studente al conservatorio rodigino Venezze, nel corso batteria pop. Una bella serata, presentata da Saverio Girotto, che ha anche dato spazio all’Avis per ribadire l’importanza della donazione di sangue. Ricordata anche la figura di Beppe Lupo, a cui il festival è dedicato. Durante il programma c’è stata la proiezione di un video per celebrare Fancesco Barin, batterista rodigino che ha avuto successo a livello internazionale.

Tra i main sponsor dell’evento anche Asm Set e Lanfredini srl, Avis e all’Aido comunale di Rovigo. L’ospite d’onore della serata, che ha offerto al pubblico i suoli virtuosismi alla batteria, è stato Alfredo Golino, napoletano di nascita, ha iniziato la lunga carriera come session man in studio di registrazione e in tournée per Mina, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Pino Daniele, Renato Zero, Andrea Bocelli, Adriano Celentano e altri. Sul palco è salito anche Francesco Rondolini che ha parlato del suo libro “Visti da dietro la musica raccontata dai batteristi”, in cui ha raccolto le esperienze di 40 strumentisti.