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CORONAVIRUS IN ITALIA

Crescono le terapie intensive, l'allarme degli anestesisti e rianimatori: "I casi non sono meno gravi"

Il presidente nazionale contro la credenza diffusa che le nuove infezioni abbiano carica virale più bassa

Crescono le terapie intensive, l'allarme degli anestesisti e rianimatori: "I casi non sono meno gravi"

ITALIA - Il presidente nazionale dell’associazione Anestesisti rianimatori ospedalieri italiani prende posizione a proposito della crescita dei nuovi contagi da Coronavirus registrata nelle ultime settimane e della credenza diffusa che le nuove infezioni abbiano carica virale più bassa rispetto alle prime di inizio 2020. "La curva epidemica si sta alzando, e così anche il numero di persone ricoverate in terapia intensiva. E i malati di Covid-19 che vengono ricoverati in questi reparti non sono meno gravi di quelli arrivati a marzo o aprile", afferma con forza Alessandro Vergallo, presidente nazionale di Aaroi-Emac.

"Non ci convince quanto detto da alcuni in questi mesi che il virus sia diventato meno aggressivo – mette in guardia il presidente nazionale degli anestesisti - La curva epidemica sta risalendo, così come i casi in terapia intensiva, che hanno un’età media più bassa".

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