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IL CASO

"Nessun provvedimento, dopo le botte al poliziotto in carcere"

La rabbia del sindacato verso le scelte dell'amministrazione penitenziaria

"Nessun provvedimento, dopo le botte al poliziotto in carcere"

ROVIGO - Una ferma presa di posizione da parte di Gioacchino Lenaris, segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp Veneto, dopo l’aggressione di un poliziotto della penitenziaria, avvenuta in carcere a Rovigo. "Continuano le aggressioni, sempre più violente, a danno della polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Rovigo. Nella mattinata di mercoledì 16 settembre, un detenuto ha aggredito a sprangate un poliziotto penitenziario in servizio nel reparto detentivo della struttura penitenziaria di Rovigo, al solo scopo di protestare perché vuole essere trasferito".

"Il collega è stato accompagnato al pronto soccorso di Rovigo e gli è stata riscontrata una prognosi di 10 giorni salvo complicazioni, per contusioni al braccio destro. Attualmente non riesce nemmeno a muovere il braccio. Quello che indigna è l’inefficienza dell’amministrazione penitenziaria: nonostante ripetuti episodi di violenza da parte del medesimo detenuto, questo continua la sua detenzione a Rovigo anziché essere immediatamente trasferito. Nel corso di questi ultimi mesi, si è passato dagli sputi al lancio di oggetti, da spintoni a sprangate. Senza voler fare allarmismo, se si aspetta ancora a prendere seri provvedimenti, prima o poi si può arrivare a qualcosa di ancora più grave".

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