L'allarme dei sindacati: "A rischio 50 posti di lavoro"

ARIANO NEL POLESINE - Allarme per il sito produttivo Tfm di Ariano Polesine: le forze sindacali Fiom/Cgil e Fim/Cisl temono fortemente che l’azienda voglia chiudere l’impianto per concentrare tutta la produzione negli altri stabilimenti del Padovano e del Vicentino. Nell’azienda operano una cinquantina di persone, alcune delle quali con lunga esperienza, alcune dal 1997 quando fu fondata per poi passare nel 2004 in mano alla Tfm. Giovedì prossimo 24 settembre è in programma a Lissaro un incontro con l’azienda per capire quali saranno le strategie future.

E’ quanto dichiarato da Riccardo Bego Fiom/Cgil ed Enrico Rezzi Fim/Cisl, insieme a Michele Campagnoli rappresentante Rsu, nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, martedì 22 settembre. “Non vogliamo – affermano i rappresentanti sindacali – che il Coronavirus prima e adesso la crisi del settore automovie, diventino l’alibi per tagliare aziende e lavoratori. Non si può dire a lavoratori, alcuni dei quali legati all’azienda da un ventina d’anni, di trasferirsi a un centinaio di chilometri per salvare il posto di lavoro, tra l’altro senza avere nessuno tipo di incentivo. Oltretutto si parla di stipendi che, euro più euro meno, viaggiano appena al di sopra dei mille euro".

Quindi i sindacati lanciano un appello: "Chiediamo alle istituzioni dal comune alla Regione di intervenire e far sentire la loro voce affinché il sito produttivo di Ariano sia salvaguardato".