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ADRIA

"La cultura della sicurezza deve cominciare dalle scuole"

La città etrusca ricorda le vittime sul lavoro

ADRIA - La comunità adriese, sia pure con una partecipazione molto scarsa, ha celebrato questa mattina, domenica 11 ottobre, la 70.ma “Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro”. Ritrovo davanti al municipio: in corteo, aperto dal gonfalone della città, è stato percorso l’androne per raggiunge il cortile di Palazzo Tassoni dove si trova la targa commemorativa posizionata nel 2010. La manifestazione è stata organizzata dall’Anmil con la piena collaborazione e il patrocinio dell’amministrazione comunale presente con il sindaco Omar Barbierato, l’assessore Sandra Moda e il comandante della polizia locale Pierantonio Moretto.

Arrivati davanti alla targa è stata deposta un corona d’alloro alla presenza dei rappresentanti Anmil Maurizio Formenton consigliere nazionale e regionale, Agostino Forzato vicepresidente territoriale e Antonio Lionello consigliere territoriale. Nei diversi interventi è stata sottolineata la necessità di incentivare i controlli perché la legislazione italiana ha fatto importanti passi avanti, ma senza concreta applicazione rimane lettera morta. Soprattutto è stato lanciato un monito affinché venga maggiormente diffusa la cultura della sicurezza sul lavoro che deve coinvolgere tutti: dalle istituzioni alle aziende, dai lavoratori alle forze sindacali. Una cultura della sicurezza che deve partire dalla scuola. La cerimonia si è conclusa con un momento di raccoglimento per ricordare le vittime polesane degli ultimi 12 mesi: Maurizio Beltrame, Sandro Finotti, Sokol Keci e Giorgio Pasello.

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