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PORTO TOLLE

Il Consiglio di Stato riceve le istanze del Consorzio e fissa un'udienza

Al centro di tutto, il tema dei permessi di pesca non ancora rilasciati dalla Provincia

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PORTO TOLLE - Una decisione andrà presa in fretta, alla luce dell’importanza della questione. Il Consiglio di Stato, ricevendo il ricorso del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine nella vicenda che lo vede contrapposto alla Provincia di Rovigo, ha deciso di accogliere l’istanza cautelare “nei limiti della sollecita fissazione dell’udienza di merito”. Fuori di gergo tecnico, significa che fisserà quanto prima una udienza destinata a discutere del merito della questione.

Al centro di tutto, il tema dei permessi di pesca, oltre una trentina, non ancora rilasciati dalla Provincia, nonostante le istanze del Consorzio. Quest’ultimo aveva già presentato ricorso al Tar, che, in primo grado, aveva ritenuto di riconoscere la giurisdizione non propria, ma del giudice ordinario. Verdetto impugnato dal Consorzio di fronte al consiglio di Stato, con annessa richiesta di sospendere l’efficacia della sentenza di primo grado.

Il Consiglio di Stato, però, ha ritenuto che, per tutelare il bene invocato dal Consorzio, ossia per “assicurare un reddito di sussistenza ai titolari di licenza di pesca autorizzati ad esercitare i diritti esclusiva di pesca in acque interne”, lo strumento migliore sia, piuttosto che la sospensione dell’efficacia della sentenza del Tar, quello di fissare con celerità una udienza nella quale discutere del merito del ricorso.

Si rinnova, quindi, il contenzioso tra il Consorzio cooperative pescatori del Polesine di Scardovari e la Provincia di Rovigo.

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