Lorenzo Rizzato portavoce di trecento residenti a San Bortolo

ROVIGO - Nel consiglio comunale di martedì scorso il consigliere comunale della Lega Lorenzo Rizzato ha presentato diverse interrogazioni, tra cui una all’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Favaretto. Rizzato si è fatto portavoce di trecento residenti del quartiere San Bortolo che hanno realizzato una raccolta firme in merito ad una problematica relativa ad un tratto di viale Oroboni. “All’altezza della curva - ha detto - vicino al teatro parrocchiale, alle scuole e l’inizio di via della Resistenza, c’è un attraversamento pedonale poco visibile. E’ già di per sé un punto pericoloso data la presenza della curva, ma diventa ancor più pericoloso dato che le strisce sono poco visibili e scarsamente segnalate. Questo attraversamento è molto frequentato e purtroppo data l’eccessiva velocità degli automobilisti e la scarsa visibilità ci sono stati diversi incidenti nel corso degli anni. I cittadini di San Bortolo, di cui mi rendo portavoce, chiedono un intervento all’amministrazione comunale per cercare di diminuire la pericolosità di quell’attraversamento”.

Rizzato ha presentato anche delle proposte: “La realizzazione di un attraversamento sopraelevato per far sì che gli automobilisti rallentino, il ridisegnamento delle strisce pedonali, l’inserimento di un punto luce allungato (come avviene in via amendola) che illumini nelle ore notturne in modo particolare le strisce pedonali e l’inserimento a lato di due schermi luminosi che segnalino la presenza dell’attraversamento”.

E ancora: “Questi interventi non elimi neranno il problema ma contribuiranno a diminuire il rischio di incidenti”.

L’assessore Favaretto ha promesso che il Comune interverrà presto in quel punto per garantire maggiore sicurezza.

Rizzato ha poi aggiunto che “In Via Oroboni ci sono anche altri problemi, come il manto stradale da rifare o il ridisegnamento delle strisce degli altri attraversamenti pedonali. Mi dispiace molto che l’amministrazione comunale non abbia mai risposto alle lettere di questi cittadini, che hanno contattato il Comune ben tre volte: a Febbraio, a luglio e pochi giorni fa. Senza il mio intervento forse non avrebbero mai avuto una risposta e questo è estremamente grave”.