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ROVIGO

Ancora finti tecnici, questa volta in pieno centro

Nel primo pomeriggio hanno cercato di colpire in centro. Cacciati dalla vittima designata

Finti tecnici dell'acqua tentano la truffa e lasciano l'anziana sotto shock

ROVIGO - Questa volta, per fortuna, è andata loro male, malissimo. Hanno avuto la sventura di sventolare i loro finti badge di dipendenti comunali sotto il naso a una anziana che, dipendente comunale, vera, lo è stata per una vita e che non ha perso tempo. Ha preso il telefono e ha chiamato le forze dell’ordine. I due truffatori, quindi, sono stati smascherati all’istante e non hanno avuto altra scelta che scappare come forsennati, a piedi, dal centro di Rovigo verso la zona di viale della Pace. Purtroppo, almeno per ora, pare che siano riusciti a fare perdere le proprie tracce.

La tecnica messa in atto è stata la solita. Ormai arcinota, ma non per questo meno efficace, dal momento che ci sono malviventi dediti esclusivamente a questa tipologia di furti con raggiri.

Alla porta dell’anziana si sono presentati due giovani, con abbigliamento tecnico, come giubbini arancione fosforescenti e simili, e hanno spiegato che dovevano controllare il contatore, per verificare la presenza di perdite di gas. Si tratta di una delle due scuse più spesso usate; l’altra variante prevede che i delinquenti facciano finta di essere tecnici dell’acquedotto incaricati di verificare se vi sia inquinamento nelle condutture.

Lo scopo è quello in prima luogo di mettere in agitazione la vittima, così da farle perdere lucidità e renderla maggiormente malleabile. A quel punto, a volte mentre uno dei due ladri parla con l’anziano, l’altro comincia a girare per casa, sino a trovare contanti e gioielli, per rubarli; in altre circostanze, è accaduto che i finti tecnici abbiano convinto le vittime della necessità di abbandonare casa immediatamente, alla luce del rischio di esplosione e contaminazione, facendo loro portare con sé i contanti, che vengono quindi, nella confusioni, fatti sparire.

Il consiglio migliore, in evenienze del genere, è sempre il medesimo: chiamare subito le forze dell’ordine.

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