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COLDIRETTI

Accordo raggiunto per i fondi a favore delle aziende colpite dalla cimice asiatica

"Saranno risarciti in tre anni dal 2020 al 2022. Riservati alla nostra regione circa 32,4 milioni di euro"

"La cimice asiatica sta devastando le colture"

La cimice asiatica

VENETO - Coldiretti Rovigo plaude all’accordo raggiunto per i fondi stanziati a favore delle aziende colpite dalla cimice asiatica. È stata raggiunta, infatti, l’intesa, durante la conferenza Stato-Regioni della settimana scorsa, sugli interventi compensativi a favore di imprese agricole che hanno subito danni causati dagli attacchi dalla cimice asiatica.

"I fondi stanziati dal ministero per le politiche agricole - dice Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Rovigo - saranno risarciti in tre anni dal 2020 al 2022 e ammontano a 110 milioni di euro totali; il ristoro riservato alla nostra regione è pari a circa 32,4 milioni di euro. Spetteranno poi 63 milioni di euro per l’Emilia-Romagna, 6,8 per il Piemonte, 4,1 per la Lombardia e 3,7 infine per il Friuli Venezia Giulia. Accogliamo positivamente questa notizia, Coldiretti, a tutti i livelli, ha fatto pressing sulle istituzioni affinché ci fosse consapevolezza sul problema cimice, probabilmente sottovalutato per troppo tempo. Il comparto frutticolo ha subito diversi attacchi negli ultimi anni, alla cimice asiatica dobbiamo aggiungere le gelate, il mercato avverso e molto altro".

Gli attacchi dell’insetto riguardano prevalentemente melo, kiwi, pero e pesche, più di mille le aziende colpite in totale e concentrate nella provincia di Rovigo, Verona, Padova e Treviso. A fronte di circa 70 milioni di euro di danni denunciati dagli agricoltori veneti, il Mipaaf ha disposto un indennizzo che coprirà il 47% delle perdite totali.

"La cifra stanziata - aggiunge Salvan - andrà a indennizzare le aziende colpite nel 2019 da questo insetto che, ricordiamo, non essere autoctono, ma ancora non abbiamo notizie sull’erogazione delle risorse che speriamo di ricevere quanto prima. Stiamo parlando di indennizzi riferiti a danni del 2019, il primo pagamento è previsto per la fine del 2020, è comunque un lasso di tempo che non va di pari passo con la vita di un’azienda agricola. Oltre a questo indennizzo, ricordiamo i 5 milioni di euro stanziati dalla Regione Veneto dei quali siamo in attesa dell’erogazione. Dovremo, però, trovare il modo per recuperare le perdite economiche non coperte da questi fondi. Come abbiamo già detto in più occasioni, il danno non è solo economico, ma anche sociale perché senza frutta non ci sono assunzioni e non c’è vendita. Il settore è stato duramente colpito dalla concorrenza sleale, oltre al fatto di dover pagare i danni causati da un insetto che non abbiamo deciso di portare noi nelle nostre campagne. Abbiamo già pagato abbondantemente per gli errori degli altri, la filiera ora ha bisogno di una mano per riprendersi".

Sull’argomento interviene anche il consigliere regionale Stefano valdegamberi, del gruppo misto: "Gli interventi compensativi mirano a favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva delle imprese e saranno ripartiti nel triennio 2020-2022. Questo decreto rappresenta una vera boccata d’ossigeno per i nostri agricoltori, un aiuto importante e concreto al comparto che da tempo aspettava questi indennizzi e che vanno a sommarsi all’impegno regionale: il Veneto, infatti, aveva già stanziato oltre 5 milioni”. “Chiedo che la Giunta regionale si attivi - conclude Valdegamberi - per velocizzare il più possibile il pagamento delle risorse alle nostre imprese, in grave difficoltà per questa calamità, effettuando, se possibile, degli anticipi agli agricoltori sul proprio bilancio regionale delle somme impegnate dallo Stato".

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