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PORTO VIRO

"Protesta dei Lavoratori: portati allo stremo da carichi di lavoro insopportabili, aggravati dalla pandemia"

La denuncia dei Sindacati in merito alla situazione nella Struttura di Villa Tamerici

"Lavoratori allo stremo": stato di agitazione a Villa Tamerici

Gli striscioni apposti dopo la proclamazione dello stato di agitazione

PORTO VIRO - "Anche presso la Struttura di Villa Tamerici monta la protesta dei Lavoratori, ormai portati allo stremo da carichi di lavoro insopportabili, aggravati dalla pandemia e da un clima aziendale che certo non aiuta. Da mesi si è aperta una discussione con la Cooperativa Sociale Coopselios di Reggio Emilia che gestisce la struttura. Una struttura che ha sempre dimostrato qualità nel servizio agli anziani e ai disabili e che rappresenta da tanti anni un punto di riferimento nel territorio quale servizio residenziale di assistenza". Lo spiega la nota stampa dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil-

"Il valore di questa struttura - prosegue la comunicazione - poggia sulle spalle e sul lavoro di tante persone, malgrado la
situazione sia sempre più difficile, senza che, da parte di chi gestisce, si dia risposta alle richieste che da mesi arrivano dai Lavoratori. Abbiamo chiesto di migliorare la vita di chi lavora attraverso un cambiamento nell’organizzazione, un incremento delle risorse e la modifica del clima aziendale che abbiamo chiesto di rendere più vivibile attraverso il coinvolgimento attivo dei Lavoratori, ottenendo però solo azioni di forza che hanno lasciato solo l’amaro in bocca e la voglia di andarsene a tanti lavoratori".

"Aumenta la popolazione anziana e cambiano caratteristiche dell’assistenza e responsabilità nel lavoro. Gli ospiti hanno sempre più bisogni complessi e di tipo sanitario ma si lavora con medesimi standard assistenziali del secolo scorso. E anche i lavoratori, alla pari di qualsiasi cittadino di questa regione, diventano sempre più anziani e fanno fatica anche a reggere l’aumento dei carichi di lavoro. Viene chiesto di lavorare di più e meglio, di incrementare la produttività, e contestualmente, però, anche quando si raggiungono risultati importanti e gli obiettivi di qualità, come avvenuto in questi mesi con la gestione del Covid, si risponde che bisogna farsi carico dei problemi economici delle aziende, e risorse per i lavoratori non ci sono mai".

"Per questi motivi, dopo un’assemblea molto partecipata dei lavoratori abbiamo dichiarato lo stato di agitazione del personale e, dopo l’incontro col Prefetto della settimana scorsa, abbiamo per l’ennesima volta, con grande senso di responsabilità dei lavoratori, congelato le iniziative di protesta rimandando la discussione all’incontro di domani. Abbiamo però esposto pubblicamente le bandiere e gli striscioni fuori dalla struttura come segnale che, nel caso di assenza di risposte anche al prossimo incontro, procederemo con la giusta protesta. La Cooperativa ci ha comunicato che vuole rifondare Villa Tamerici… E noi chiediamo veramente di farlo, ma partendo dal valore e dal cuore pulsante, che sono i Lavoratori".

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