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CORONAVIRUS IN POLESINE

"A Villa Tamerici continua lo stato di agitazione"

La rabbia dai sindacati dopo che la cooperativa ha fatto saltare l'incontro con il Prefetto

Case di riposo: 336 ospiti e 211 operatori positivi, 30 decessi

PORTO VIRO - "In una situazione di estrema difficoltà non possiamo permetterci di liquidare con una risata quella che sembra una battuta da parte di CoospSelios, che ha annullato l'incontro che era stato concordato con un vertice in Prefettura e che doveva tenersi venerdì scorso accampando come scusa il fatto che fossero state esposte le bandiere dei sindacati davanti a Villa Tamerici. Non è il momento per parlare di galateo istituzionale e sindacale, ma in altri tempi sarebbe bastato questo per dare la misura di quale sia l'atteggiamento irresponsabile, fuori luogo e controproducente mostrato da una cooperativa che ha la responsabilità di gestire una struttura assistenziale e che si mostra sorda di fronte al grido di dolore che arriva dai suoi lavoratori, che quotidianamente fronteggiano crescenti difficoltà ed hanno, loro sì, il delicato compito di assistere gli ospiti", così la nota dei sindacati in merito alla situazione a Villa Tamerici, casa di riposo di Porto Viro.

"Riteniamo assolutamente fuori luogo e controproducente questo comportamento da parte di CoopSelios, invece di cogliere l'occasione per condividere un percorso comune allo scopo di normalizzare le condizioni di lavoro all'interno della struttura, ha invece deciso di rinviare unilateralmente con una scusa puerile ed al limite dell'antisindacale, l'incontro che era stato programmato in occasione del tentativo di concertazione assieme al Prefetto. È davvero paradossale che il motivo accampato per questa decisione da parte di CoopSelios siano gli striscioni e bandiere esposti come simbolo dello stato di agitazione, mentre appare evidente di come disturbino i contenuti attraverso i quali la stampa locale registra la cruda realtà vissuta dai lavoratori all'interno di Villa Tamerici - spiegano Davide Benazzo per la Fpl Cgil, Mirta Zanforlin per la Fisascat Cisl, Attilio Minichini per la Uil Fpl - Se qualcuno crede di far saltare il banco ed il percorso condiviso con il Prefetto, ha fatto male i propri conti. Del resto in altri territori nel Veneto, al di fuori del Polesine, pare che i problemi di gestione Coop Selios siano sempre gli stessi di Porto Viro: carenza di personale in organico e turni di lavoro pesanti, in deroga alla normativa europea in tema di orari di lavoro".

"È ovvio che siamo consapevoli del particolare momento che stiamo vivendo, ma rivendichiamo la competenza e l'impegno dei lavoratori CoopSelios, che nonostante tutte le difficoltà garantiscono con abnegazione la continuità dei servizi, attraverso la propria alta professionalità e la riconosciuta qualità dei servizi, nonostante il grave periodo di pandemia che impone procedure molto più impegnative per chi opera all'interno della struttura. Invitiamo, quindi, ancora una volta CoopSelios al confronto con l'unico obiettivo di garantire turni e qualità del lavoro, adeguando il numero degli operatori e degli infermieri".

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