VOCE
IL CASO
27.12.2020 - 09:08
ROVIGO - E' accaduto nella notte di Natale. Qualcuno si è introdotto all'ex ospedale psichiatrico di Granzette, nel parco, tagliando una recinzione affacciata sulla campagna. "Sicuramente qualcuno della zona - dice Devis Vezzaro, dell'associazione 'I luoghi dell'abbandono', che ha in gestione, sino al 31 dicembre, il parco e che si è candidata, nel bando dell'Ulss 5, proprietaria dell'area, per rinnovare la convenzione - perché si tratta di un passaggio che non viene usato dai visitatori".
Lo sconosciuto, o gli sconosciuti, debbono essere arrivati muniti di un tronchesino, aprendo la recinzione e poi facendo lo stesso con quelle degli animali. "Sono animali - prosegue Vezzaro - che abbiamo portato qui per i visitatori, soprattutto i bambini, hanno tutti ampie aree recintate, nel verde". Complessivamente sono stati liberati una trentina di animali, tra pavoni, conigli, tacchini, galline, oche e anatre. Tutti recuperati, tranne un coniglio.
E' stato il custode dell'area, Arturo, ad accorgersi dell'accaduto e a recuperare gli animali, che ormai lo conoscono bene, dal momento che è lui che dà loro da mangiare. Danni contenuti, quindi, per quanto rimanga il fastidio. "Personalmente - prosegue Vezzaro - non credo sia stata una 'ragazzata', perché è già accaduto che entrino ragazzini per qualche piccolo vandalismo: in quel caso avrebbero rotto infissi, come già successo, appunto, o se la sarebbero presa con i mezzi che abbiamo in esposizione (nell'ambito della mostra su Chernobyl, ndr). Il fatto che se la siano presa con gli animali, oltre a risultarmi particolarmente odioso, per me dimostra che volevano provocarci, chiaramente, un disagio".
Il tutto, quindi, sarebbe da ricondurre nell'ambito delle ruggini insorte tra i componenti dell'associazione che ha preso in gestione il parco e alcuni residenti. Come detto, allo scadere della convenzione biennale ottenuta da "I Luoghi dell'abbandono", che ha realizzato varie mostre all'interno del parco, oltre a garantirne l'apertura per un minimo di due giorni alla settimana e a promuovere eventi.
Ora, resta da vedere cosa accadrà alla scadenza. Dal 31 dicembre l'associazione non potrà più organizzare eventi o mostre, ma resterà comunque responsabile dell'area, sino a un eventuale nuovo affidamento. Come detto, "I luoghi dell'abbandono" ha presentato, nell'ambito del bando Ulss, le cui pratiche potrebbero registrare rinvii alla luce dell'emergenza Covid, la propria offerta, che non sarebbe però l'unica.
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