"La Provincia nega il confronto: consorzio pescatori costretto a ricorrere al Tar"

PORTO TOLLE - "Dopo la pronuncia della sentenza n.231/2021 del Consiglio di Stato con la quale, in totale accoglimento degli assunti difensivi del Consorzio, si affermava la natura amministrativa del procedimento per il rilascio delle autorizzazioni di pesca ai molluschi ai soci delle Cooperative consorziate al Consorzio Cooperative pescatori del Polesine OP Scarl, i legali del Consorzio Tania Bertaggia, Francesco Carricato e Giampietro Berti, hanno tentato di aprire un tavolo di confronto con la Provincia per individuare una soluzione che potesse porre termine al contenzioso e consentisse un immediato scorrimento della graduatoria 2020, con conseguente rilascio dei permessi di pesca ai pescatori", si legge nella nota a firma degli avvocati del Consorzio dei Pescatori. 

"Nonostante il gesto di grande umiltà il Consorzio, che sebbene vittorioso avanti al Consiglio di Stato si è dimostrato aperto e lungimirante nell’interesse dei pescatori rappresentati, si è visto opporre dalla Provincia un netto ed immotivato diniego a qualsivoglia dialogo o confronto - continua la nota - A questo punto visto l’atteggiamento di totale chiusura manifestato dell’Ente, al Consorzio non rimane che coltivare la causa avanti il TAR Veneto per ottenere una pronuncia nel merito. La situazione è paradossale. La Provincia ha sprecato un’altra occasione per dirimere una questione annosa di estrema rilevanza sociale preferendo invece continuare il contenzioso, sostenendo costi ingenti per l’attività difensiva conferita a legali esterni all’Ente, a carico della collettività e a danno dei propri cittadini, invece di perseguire l’interesse pubblico volto a ricercare una soluzione condivisa e duratura della controversia".