VOCE
CORONAVIRUS IN VENETO
01.03.2021 - 17:13
VENETO - "Siamo preoccupati per le scene di questo fine settimana: zona gialla non significa ‘libera tutti’. I contagi stanno risalendo e servirebbero delle strette locali, almeno nei weekend. È un film che abbiamo già visto e purtroppo sappiamo come siamo finiti a dicembre. Se non si muovono i sindaci dovrebbe intervenire la Regione, con un’ordinanza ad hoc. La chiusura delle scuole, sollecitata implicitamente da Zaia, deve essere l’extrema ratio. Prima di arrivare a un provvedimento del genere dobbiamo provarle tutte, non possiamo far ripartire un altro tira e molla con gli studenti, a maggior ragione adesso che abbiamo iniziato con le vaccinazioni. È sbagliato pensare che la riapertura degli istituti sia la principale, o addirittura l’unica, causa della risalita dell’Rt". È quanto dichiarano in una nota i consiglieri del Partito Democratico con il capogruppo Giacomo Possamai e i colleghi Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis.
"Complici le belle giornate abbiamo assistito a un vero e proprio assalto alle spiagge e in montagna, treni e vaporetti affollati, tutto esaurito a Venezia, assembramenti in palese violazione delle minime regole di distanziamento. Il pericolo di una nuova impennata, con quello che ne consegue in termini di pressione sulle strutture sanitarie e di vittime, deve essere scongiurato. Crediamo siano necessarie misure restrittive, perché affidarsi esclusivamente alla responsabilità individuale non basta; auspichiamo un intervento in tal senso da parte dei sindaci o dello stesso Zaia con un provvedimento sovraterritoriale. Non si può pensare di chiudere le scuole e permettere assembramenti di ogni genere. Sulle scuole, semmai, è urgente velocizzare la campagna di vaccinazione dei docenti, sulla cui tempistica non ci sono ancora certezze".
"Su questo fronte - aggiungono - è in realtà indispensabile un cambio di marcia generale. Stamani il Veneto era al 17esimo posto in Italia per numero di somministrazioni rispetto ai vaccini consegnati, pari al 69,1% contro una media nazionale del 73,8%; peggio fanno soltanto Liguria, Umbria, Sardegna e Calabria. Ci auguriamo che l’accelerata annunciata oggi dal dottor Flor sia reale".
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