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BADIA POLESINE

Il progetto per combattere l’isolamento sociale e digitale degli anziani

Volge al termine “Parla con me”, che ha coinvolto quasi mille ragazzi, per stare vicino agli anziani durante il lockdown

Così abbiamo battuto l'isolamento degli anziani

BADIA POLESINE - Volge al termine “Parla con me”, il progetto nazionale Ancescao avviato dal Crab assieme ad altri tre centri sociali polesani, il Gruppo anziani di Villadose, Centro azzurro di Occhiobello e il centro Il Tiglio di Salara, con l’obiettivo comune di aiutare giovani e anziani a confrontarsi sui temi della tutela dell’ambiente, della cucina locale polesana, degli antichi mestieri, della memori storica e del patrimonio culturale e monumentale locale, il bullismo e cyberbullismo.

Il progetto, nonostante le innumerevoli difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, ha coinvolto quasi mille ragazzi e altrettante famiglie polesane, superando ogni barriera legata al divario digitale e all’isolamento sociale patito dagli anziani durante il lockdown.

A fare da apripista il centro Il Tiglio, che ha organizzato alcune iniziative di doposcuola rivolte ai ragazzi delle scuole elementari di Salara, ed un concorso fotografico a sfondo solidale.

Un grande impulso è venuto dal gruppo di lavoro del Crab, anche coordinatore nazionale per l’intero progetto, coordinato dal vulcanico presidente Riccardo Dal Ben, che ha riconvertito le iniziative, inizialmente pensate in presenza, in videolezioni digitali on-line sui temi già condivisi dalle scuole.

Videolezioni in videoconferenza che le persone anziane, in pochi mesi, hanno imparato a gestire tecnicamente, come mai prima, grazie anche alla volontà e alla passione di un gruppo di animazione progettuale coordinato dal presidente Dal Ben, e che si spera faranno da apripista ad altre iniziative di innovazione sociale e di riappropriazione di spazi e momenti di vita associativa che i centri Ancescao sperano di organizzare al più presto.

“Con questo progetto - le parole di Riccardo Dal Ben - non avremo sconfitto la pandemia, ma certamente abbiamo imparato a combattere meglio l’isolamento sociale e digitale in cui ci siamo ritrovati dopo febbraio 2020. Un ringraziamento sincero va ai tanti dirigenti scolastici e docenti, ai presidenti e i tanti soci dei centri che hanno promosso il progetto, ma anche alle associazioni che vi hanno aderito, come il Sodalizio Vangadicense con il vice presidente Paolo Aguzzoni, e il Touring club italiano di Rovigo con il console Pavanello, che, nonostante le grandi difficoltà patite in questi lunghissimi mesi segnati dall’emergenza sanitaria e dall’incertezza, hanno saputo aiutarci a ripartire e affrontare con ritrovato entusiasmo anche questa sfida, comprendendo prima di tutti che anziani e giovani, nonni e nipoti, proprio in questo frangente così difficile, non potevano assolutamente rimanere isolati, ma dovevano trovare un modo nuovo per potersi parlare e sentirsi più vicini”.

S. B.

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