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ADRIA

108mila euro in buoni spesa per le famiglie in difficoltà

“La gestione dei buoni spesa diventerà informatizzata, verranno caricati direttamente sulle tessere sanitarie"

La spesa a Rovigo è la meno cara

Allarme Caritas: raddoppiate le persone che bussano alla porta. Raccolta alimentare: pasta e spaghetti

ADRIA - Saranno 108mila euro i fondi statali che verranno caricati sulle tessere sanitarie come buoni spesa per le famiglie che stanno attraversando un momento critico. “La gestione dei buoni spesa – si legge in una nota di Palazzo Tassoni - diventerà informatizzata e non prevederà nessuna commissione sul transito monetario. Tale servizio consentirà ai cittadini di effettuare acquisti anche per importi minimi o parziali nei negozi aderenti all’iniziativa, la cui tracciabilità sarà riscontrabile in tempo reale sia per il comune che per l'esercente e anche per l'utente”.

Un sistema veloce e pratico che garantisce una risposta immediata a coloro che necessitano di sostegno economico, in ottemperanza alle misure di solidarietà alimentare previste dall'ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile, tracciando le risorse pubbliche erogate e rispettando la privacy delle persone che ricevono il buono.

Inoltre il comune fa sapere che “in questi giorni partirà la nuova manifestazione di interesse, alla quale potranno aderire gli esercizi commerciali del territorio comunale, che andranno poi inseriti in un elenco disponibile e aggiornato sul sito istituzionale del Comune www.comune.adria.ro.it e presso i servizi sociali del Comune”.

Intanto prosegue in Cattedrale la “Quaresima di fraternità”, raccolta alimentare per sostenere le famiglie in grazie difficoltà. Per domenica prossima viene consigliato di portare pasta e spaghetti, per domenica 21 fagioli, piselli e zucchero, per domenica 28 latte a lunga conservazione e caffè. I beni vanno posti nell’apposita cesta in sacrestia, poi saranno consegnati alla Caritas per la distribuzione finale. Chi desidera può esprimere un gesto di solidarietà anche attraverso una libera offerta da consegnare ai sacerdoti.

Come ha certificato l’Istat nei giorni scorsi, la povertà assoluta torna a crescere e tocca il record dal 2005: le stime preliminari del 2020 indicano valori dell'incidenza di povertà assoluta in crescita sia in termini familiari (da 6,4% del 2019 al 7,7%), con oltre 2 milioni di famiglie, sia in termini di individui (dal 7,7% al 9,4%) che si attestano a 5,6 milioni.

Una situazione pesantissima che si fa sentire anche a livello locale: le Caritas parrocchiali ricordano che, negli ultimi 12 mesi, sonora raddoppiate le persone che bussano alla porta.

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