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Associazioni di categoria
01.04.2021 - 18:33
ROVIGO - Le associazioni artigiane del benessere Cna, Confartigianato e Casartigiani si mobilitano a sostegno del settore promuovendo una petizione affinché la riapertura delle imprese in zona rossa possa arrestare il dilagare dell’abusivismo.
La chiusura delle attività legali, infatti, sta incentivando il lavoro a domicilio da parte di soggetti che si improvvisano parrucchieri ed estetisti ma non ne posseggono i requisiti professionali e non rispettano le norme di sicurezza per poter svolgere l’attività né tantomeno i protocolli anti Covid adottati dal Governo, contribuendo in tal modo alla diffusione del virus.
Il settore, a tutela di clienti e dipendenti, si è dotato di tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie. "Non è un caso - sostengono le categorie che saloni di acconciatura e centri estetici, in questi mesi, non abbiano rappresentato fonte di contagio proprio in virtù delle modalità organizzative che hanno adottato lavorando su appuntamento e non generando assembramenti".
E attaccano: "Sarebbe a questo punto ingiustificato che il governo confermasse il divieto di apertura di tali attività nelle zone rosse e altrettanto incomprensibile sarebbe reiterare la discriminazione che nei decreti dello scorso autunno aveva portato alla chiusura dei soli centri estetici. Inoltre, a causa delle difficoltà economiche in cui versano le imprese, procrastinare la chiusura delle attività rappresenterebbe una condanna a morte per molte imprese del settore. Le imprese non riusciranno a resistere ancora per molto".
“Cna, Confartigianato e Casartigiani - dichiara Matteo Rettore commissario Cna Rovigo - chiedono, pertanto, al governo segnali immediati di attenzione permettendo ai saloni di acconciatura e ai centri estetiste di riprendere la propria attività anche in zona rossa".
"Le associazioni – gli fa eco Tiziana Chiorboli, presidente nazionale Confartigianato benessere - invitano tutti, cittadini e imprenditori a firmare la petizione per chiedere al governo e al ministero dello sviluppo economico l’apertura dei saloni”.
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