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“Apro, ma togliete il coprifuoco”

Isi Coppola, titolare del ristorante In Marinetta, commenta le nuove regole.

“Apro, ma togliete il coprifuoco”

Dal 26 aprile si aprono i ristoranti, finalmente. Anche a cena, ma comunque con alcune limitazioni: per esempio si apre solamente all’aperto. Una misura che non ha mancato di fare emergere già discussioni e polemiche, anche tra gli esercenti, alcuni dei quali si sentono discriminati e penalizzati da questa scelta.

“Sì, apriamo a pranzo, ma per quanto riguarda la cena c’è il coprifuoco e non ha senso. Si dice cena, ma per modo di dire, perché ci sono ancora gli orari stabiliti che rendono molto difficile il lavoro delle attività”: a dirlo è Isi Coppola, del ristorante “In Marinetta” a Rosolina, notissima in Polesine per il suo lungo impegno in politica, che l’ha vista più volte componente della giunta regionale del Veneto, con deleghe di importanza cruciale.

Coppola precisa che bisogna stare dentro determinati orari e non superare le 22, proprio perché il regime di coprifuoco appare destinato a proseguire. Una situazione difficilmente compatibile, a giudizio di molti, tra i quali la Coppola, con l’attività di ristorazione in serata.

“E’ comunque un piccolo passo – aggiunge Coppola, che è anche ristoratrice - spero che poi si continui in meglio e non che si torni indietro. Abbiamo visto che la seconda ondata è stata provocata dai trasporti pubblici. E il problema attuale sono i vaccini, che ancora non sono disponibili in maniera sufficiente”.

“Il 26 aprile apro e organizzeremo la cena in modo diverso – spiega - Inizierà prima e finirà prima. Ribadisco che il problema è il coprifuoco e che non ha senso in uno Stato libero”.

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