VOCE
Adria
01.05.2021 - 20:47
Claudio Bellini
Momenti di profonda e sincera commozione giovedì pomeriggio per l’ultimo saluto a Claudio Bellini, nella sua Bottrighe, attorniato da tantissime persone. Per desiderio della famiglia, la commemorazione è stata svolta dall’ex sindaco Sandro Gino Spinello, orazione più volte interrotta dalla commozione per lo stretto legame di amicizia che lo lega a Claudio.
“Ti ho già ricordato – ha esordito - l'ho fatto di getto, ho scritto per rispondere ad un'esigenza quasi fisica di prolungare il nostro legame e di allontanarne il distacco. La notizia della tua scomparsa è arrivata improvvisa, per i più. In questi giorni ci si rende conto di quale rispetto e di quale considerazione godevi tra la gente. Per tutti eri una persona seria, pacata, coerente e altruista. Hai vissuto intensamente tutti i tempi della tua vita. Ho raccolto tanti ricordi di te – ha proseguito - tanti apprezzamenti. Come compagno di giochi in piazza Cavour (ad Adria, ndr) come frequentatore della chiesa e dell'oratorio dei frati, come boy scout nell'Agesci, come lavoratore dello zuccherificio, come animatore della vita associativa di Bottrighe, come lavoratore pendolare a Marghera, come ascoltato e stimato rappresentante sindacale del Petrolchimico di Marghera, come militante e dirigente di partito ad Adria, come insostituibile volontario della scuola materna di Bottrighe, come attivista nel sindacato pensionati. E' davvero grande la considerazione che le persone hanno di te. La gente intuiva che dietro quel tuo apparire burbero, al primo impatto, eri, invece, una persona disponibile, uno che se poteva ti dava una mano”.
E ancora: “In tanti anni che ci siamo frequentati, non ti ho mai sentito chiedere un favore, una facilitazione per te e per la tua famiglia. Eri un uomo concreto, sapevi delle difficoltà della vita. Sei sempre stato dalla parte di chi aveva bisogno, e lo sei stato non solo a parole, ma lo hai saputo fare concretamente. Non sei mai andato alla ricerca di tornaconti o di consensi personali. Avevi il coraggio della franchezza nei rapporti personali e questa è una dote non da tutti. Lo sapevi, eri uno dei miei interlocutori privilegiati, riconoscevo in te competenza, esperienza e lealtà. Non ci dicevano tante cose perché certe cose tra di noi erano scontate: amicizia, disincanto, dover andare avanti nonostante tutto”.
Quindi un ricordo personale: “Sei uno dei quei pochissimi amici che mi sei stato vicino in momenti tristi e difficili, ti sei dato da fare perché li potessi superare con la tua riconosciuta discrezione. Grazie anche di questo”
Spinello ha proseguito sottolineando “il disinteresse personale, l'impegno per il benessere collettivo, il senso di equità e di giustizia, lo stare assieme tra diversi, la disponibilità a sacrificarsi per gli altri, la naturale umanità, l'innata umiltà: sono caratteristiche che abbiamo sempre riconosciuto in te e che sappiamo essere stati riferimenti distintivi della tua esperienza di vita. Queste tue caratteristiche ti derivavano dall'educazione ricevuta in famiglia, dalla tua attività sindacale e politica e vorrei dire, soprattutto dalla tua fede religiosa. Hai vissuto con passione il tuo impegno politico perché lo ritenevi giusto ed indispensabile per migliorare la società e per far vivere meglio le persone. Credevi in quello che facevi, convinto che era giusto impegnarsi. Non hai ostacolato, anzi hai spinto, all'impegno politico diretto il ‘più piccolo’ dei tuoi figli, come lo definivi tu, il nostro Niccolò”.
Ed ecco il giorno del dolore. “La tua perdita è stata ancora più pesante per il modo in cui è avvenuta: tu che usavi tutte le accortezze per evitare il contagio. Sarà di sollievo per tutti i tuoi familiari sapere che in queste tre settimane di agonia non sei rimasto solo. In tanti col cuore eravamo con te, in tanti ci abbiamo sperato. Molti ti sono stati vicino con la preghiera, e anch'io, a modo mio, ho pregato per te. Nella vita hai frequentato tantissime persone e tutte serbano un buon ricordo di te. Ma sono gli ‘amici di sempre’ quelli che hai sempre frequentato, che ti piangono con dolore particolare”.
Quindi l’addio. “Adesso Claudio, ti devo salutare, ti dobbiamo proprio salutare. L'angoscia, il rammarico il dolore sono ancora grandi, ma sono certo che neppure il tempo scalfirà il ricordo bello e dolce della tua persona. Vivevi essenzialmente per la tua famiglia, hai dato tutto te stesso per loro: cercheremo di fare in modo che la tua famiglia non resti mai da sola”.
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