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ROVIGO

Una “Pietra d'inciampo” dedicata a Luigia Gina Modena Colorni, vittima della Shoah

L'amministrazione: "I fatti devono essere ricordati per evitare che queste disumanità si ripetano"

In Commenda la prima pietra d'inciampo

ROVIGO - Su indicazione dell'assessore Patrizio Bernardinello, la Giunta ha approvato l'intitolazione di alcune vie e piazze cittadine, tra queste il piazzale antistante il cimitero di Boara Polesine dedicato ai Martiri delle foibe. L'area sarà utilizzata anche per le future celebrazioni della Giornata del Ricordo. L'intitolazione è avvenuta dopo il parere unanime della Commissione Toponomastica, dato alla proposta di Andrea Bimbatti.

Con questa iniziativa l'amministrazione comunale, rende esplicito quanto già attestato ripetutamente: "Non ci possono essere divisioni e strumentalizzazioni politiche nelle tragedie storiche che hanno toccato il popolo italiano. I fatti devono essere ricordati per evitare che queste disumanità si ripetano".

E' stata inoltre, intitolata una via a Giuseppe Baroni, medico condotto, che dedicò tutta la vita all'assistenza dei concittadini, disponendo anche il lascito della sua abitazione “ad uso ospitale per raccogliere i soli poveri della Boara Polesine aggravati di malattia acuta” ed autorizzata la posa di una “Pietra d'inciampo” all'altezza del civico 16 di via Remigio Piva, dedicata a Luigia Gina Modena Colorni, vittima della Shoah, in corrispondenza dell'abitazione dove visse fino al momento della deportazione.

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