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Tremila malati di azzardo Il Giuoco scuote le coscienze

Il ricavato al Dipartimento dipendenze. 136 malati in carico, ma sono molti di più

Tremila malati di azzardo Il Giuoco scuote le coscienze

Attraverso il teatro, si può fare un salto in avanti per comprendere i problemi del nostro presente e con questo spettacolo Minimiteatri indaga i meccanismi della dipendenza da gioco d’azzardo. La performance artistica “Il Giuoco”, liberamente tratta da Il Giocatore di F. Dostoevskij, ha riscosso un ottimo successo. In scena Lahire Tortora, che, con maestria e talento, ha saputo indossare i panni di tre personaggi, diversissimi tra loro: la Coscienza, la Nonna e lo stesso Dostoevskij, in un turbine di pensieri, follia e anche qualche amara risata, per osservare sul palcoscenico un sottile meccanismo che almeno una volta nella vita è stato vissuto da ciascuno di noi.

Adattato per un solo attore dallo stesso Lahire Tortora, il testo e la regia di Letizia E. M. Piva, alla direzione artistica della compagnia teatrale Minimiteatri, hanno colto nel segno e nell’oscurità che si cela dietro ad un semplice mazzo di carte. L’evento ha avuto anche un fine benefico: il ricavato degli appuntamenti, infatti, va in favore del Dipartimento dipendenze della Ulss 5 Polesana. In particolare, il ricavato viene destinato al servizio di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico.

Soddisfazione è stata espressa da Roberta Cusin, presidente di Acli Rovigo, con cui Minimiteatri ha collaborato per la realizzazione dell’evento. Non è mancata l’importante presenza dei professionisti ed esperti del settore, il dottore Marco Farinella, educatore, e la dottoressa Valeria Pastorello, psicologa. Dello spettacolo hanno detto: “Lo spettacolo è stato molto gradito. La tematica del gioco d’azzardo è affrontata in tutti i suoi aspetti e il messaggio arriva diretto al pubblico, in tutta la sua drammaticità. Lo spettacolo affronta il tema anche in chiave comica risultando maggiormente fruibile al pubblico di ogni genere”.

L’azione del Dipartimento per le dipendenze della Ulss 5 polesana è importante e fondamentale nell’intero territorio polesano. Per quanto riguarda il 2020, sono 136 le persone prese in carico tra le tre sedi di Rovigo, Badia Polesine e Taglio di Po con età molto varie, in particolare dai 35 anni fino all’età pensionabile. Predominante il gioco delle slot machine, Vlt, giochi elettronici a cui seguono i gratta e vinci. Questa, però, è una piccola parte di coloro che concretamente sono affetti dal gioco d’azzardo patologico. Si stima, infatti, che solo il 3-5% dei giocatori problematici arrivi ai servizi e che almeno 3.000 persone in Polesine abbiano un problema di gioco d’azzardo. Non solo: attorno ad un giocatore problematico, si desume che 7 persone su 10, tra familiari ed amici, vivano una situazione di sofferenza a causa del gioco.

Il Dipartimento dipendenze fa un grande lavoro con specifiche equipe. L’accesso è gratuito. Inoltre, la prevenzione rivolta ai giovani viene svolta nelle scuole secondarie di I e II grado. La prevenzione per gli adulti è indirizzata sia a precise categorie professionali, sia alle associazioni di volontariato del territorio. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alle sedi di Serd, Acat, Ama, ga, cooperative Terra e cooperativa sociale Delta solidale.

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