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ARQUA’ POLESINE

Quel giorno che cambiò tutto

Due giorni di iniziative per ricordare la grande alluvione

Il giorno in cui il Po travolse tutto

Particolarmente riuscita e partecipata la due giorni che si è svolta ad Arquà Polesine per ricordare il 70° della “Rotta del Po” del 1951. Il sabato pomeriggio è stata aperta la mostra delle fotografie scattate durante l’alluvione dal professor Vittorino Vicentini, molti i presenti che ricordavano fatti e luoghi di quei giorni. La sera presso il teatro lo spettacolo inerente i fatti alluvionali da parte della Compagnia “Proposta Teatro Collettivo”, ampiamente applaudito dal pubblico. Domenica presente la Fanfara dei Bersaglieri “Vidoletti di Vergiate” Varese. Per primo ha preso la parola il dottor Papa, vice prefetto, che ha portato il saluto del neo nominato prefetto di Rovigo. Il sindaco di Arquà, Chiara Turolla, ha fatto presente come sia ancora vivo il ricordo degli accadimenti ormai lontani del 1951. Subito dopo ha preso la parola il coordinatore della Associazione Polesani Luigi Roberto Barion il quale in sintesi ha evidenziato i sacrifici di quanti hanno dovuto lasciare l’amato Polesine. E’ seguita la consegna di un blocco marmo di Candoglia proveniente dalla Fabbrica del Duomo di Milano e donato al Comune in ricordo della giornata. Al vice sindaco Luigi Carlesso sono state consegnate tre maglie olimpioniche che il presidente del Coni Giovanni Malagò ha fatto pervenire agli organizzatori e che saranno consegnate ai tre ragazzi vincitori delle tre borse di studio. Al Centro Vittorino Vicentini, Luigi Barion ha consegnato la riproduzione in pergamena della mappa catastale di Maria Teresa della città di Varese mentre il Centro Vittorino Vicentini ha consegnato una pregevole piastrella di vetro.

Al suono dell’inno nazionale è stata scoperta la lapide, a lato due carabinieri in alta uniforme e una decina di sindaci con fascia, a perpetua memoria della lodevole opera del professor Vicentini come insegnante e come storico dell’alluvione.

Subito dopo, accompagnati dalla fanfara dei Bersaglieri, tutti in Chiesa per ammirare l’opera pittorica di Battista Dossi presentata dall’accademica professoressa Sandra Bedetti. I polesani hanno poi donato alla parrocchia una rara e preziosa “Dalmatica” antica. Un’ applauditissima Ave Maria, suonata con organo e violino, ha concluso questi due giorni di ricordo.

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