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PORTO VIRO

Padre ucciso a colpi di mazzetta, in aula è subito contro

In primo luogo, dovrà essere valutata, a processo, la capacità di intendere e di volere del giovane

Padre ucciso a colpi di mazzetta, in aula è subito contro

Ucciso a martellate dal figlio, la Corte d’Assise deve decidere sulla capacità di intendere e di volere del ragazzo che ha ucciso suo papà. Ieri in tribunale a Rovigo che riguarda il caso dell’uccisione di Giovanni Finotello, il 56enne ucciso nel marzo scorso dal figlio Gabriele, di soli 29 anni.

Ieri la corte d’assise ha nominato come perito psichiatrico il dottor Roncali psichiatra di Venezia che accerterà lo stato mentale del giovane nel momento in cui ha aggredito il padre con un martello al culmine di un litigio. Il giovane attualmente agli arresti domiciliari a Porto Viro presso la casa della madre, è difeso dall’avvocato di Ferrara Marco Linguerri, mentre il consulente tecnico della difesa è il dottor Tonelli. L’udienza di ieri è stata dunque “tecnica” e rapida, la nuova udienza è fissata per l’11 febbraio alle 9,30. In questa fase saranno ascoltati come testi la mamma di Gabriele, il fratello, il consulente tecnico della difesa e sarà esaminata la perizia, seguirà la sentenza. Gabriele, 29 anni, ha ucciso il papà nell’abitazione che i due condividevano, in via Siviero 50, a Porto Viro, al primo piano di una villetta.

Secondo le ricostruzioni, a innescare il litigio sarebbe stato l’invito del figlio al padre a smettere di bere. Ne sarebbero nate urla, spintoni e, forse, anche una colluttazione. Gabriele aveva chiamato i soccorsi e Giovanni era arrivato vivo in casa di Cura a Porto Viro, ma era morto poco dopo per le ferite riportate alla testa e al busto.

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