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LENDINARA

Movida o tutti a nanna presto? Il regolamento divide il consiglio

L'assemblea chiamata a decidere gli orari dei pubblici esercizi

Movida, no ai contenitori in vetro

Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Lendinara si è discusso di indicazioni per gli orari di apertura dei pubblici esercizi. A sollevare la questione è stato il consigliere di minoranza Alessandro Ferlin, con un question time: “Essendo stato interpellato da alcuni esercenti di attività di pubblico esercizio e cittadini in merito alla necessità di conciliare la possibilità di esercitare attività di intrattenimento oltre le 24 e allo stesso tempo garantire il riposo notturno di coloro che abitano nei pressi dei suddetti locali, si chiede cosa intende fare l’amministrazione al fine di salvaguardare le aspettative di entrambi”.

Ferlin ha infatti precisato di aver parlato con cittadini ed esercenti: ”Chi da una parte, avendo fatto degli investimenti, ha aperto attività di pubblico esercizio che necessitano di un certo orario, mentre dall’altra c’è l’esigenza di un paio di vie del centro storico - mi sembra sia addirittura stata fatta una raccolta firme - di poter riposare a un’ora sufficiente per poter essere alla mattina pronti per andare al lavoro”. Una soluzione potrebbe essere trovata col confronto: “Se da una parte la legislazione ha liberalizzato tutto ormai e quindi c’è una legge nazionale che è norma, si dovrebbe trovare anche in questo delicato momento di tensione tra pubblici esercizi e residenti una strada che possa accogliere le esigenze di entrambe le parti. Mi sembra che siano stati convocati i rappresentanti di queste attività e credo sia opportuno, magari anche nella stessa sede, ascoltare anche le esigenze di coloro che hanno fatto la sottoscrizione di firme per portare all’attenzione la problematica”.

“Per fortuna nella nostra cittadina le attività iniziano ad aprire, quindi grazie a chi dà un servizio alla comunità”, ha esordito nella risposta il sindaco Luigi Viaro. “E’ una questione molto calda e l’ordinanza era già pronta per regolamentare gli orari e ridurre l’attività all’esterno quantomeno di musica. Ma l’ordinanza non è stata firmata in quanto poi sentendo queste reazioni e campane diverse, ragionando con gli uffici, abbiamo valutato che avrebbe colpito tutti in maniera omogenea, sia nelle vie che hanno denunciato disagio, sia altri contesti dove spesso ci sono molti giovani, ma poi già all’una tutto è in ordine. Gli uffici mi hanno suggerito quindi di intervenire nel provvedimento di autorizzazione della singola attività. Il problema si riduce quindi alla via o ai locali che possono eventualmente essere oggetto di contendere. Ci sarà comunque prima un invito al confronto e poi si vedrà eventualmente se dovessero continuare dei disagi”.

Ad intervenire è stato anche il consigliere Denis Sambinello, che ha raccontato di essere stato presente in alcune situazioni oggetto di discussione: “In questa attività aperta da poco ci sono già state sei o sette visite dei carabinieri, e io ero presente, ma non è stato fatto nessun verbale perché non c’era violazione e le persone stavano solo parlando”.

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