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ROVIGO

Cade un altro albero, è alto il pericolo per i residenti

L'appello di Ambroglini: “Che fine ha fatto la manutenzione del verde pubblico?”

Cade un altro albero, è alto il pericolo per i residenti

ROVIGO - Un albero precipita a pochi metri da una casa sul marciapiede e sopra il cancello. Riesplode l’allarme sui pericolosi in Commenda. L’allarme è lanciato dai residenti del quartiere e da Flavio Ambroglini che lamenta come “il verde pubblico, probabilmente, quanto a manutenzione, conta poco per il Comune di Rovigo: dagli alberi donati e lasciati seccare, all’erba che prolifera sui cigli di tante strade e di tanti marciapiedi distrutti, alle potature diventate merce rara e motivo d’innesco di situazioni veramente pericolose. La Commenda, storico e popoloso quartiere cittadino, assurge al ruolo di campionario dell’incuria in capo alle essenze arboree ed il parco Maddalena, finalmente rimesso in sesto, ospita un ‘campionario’ del disinteresse verso i platani che dall’ultimo quarto di secolo del ‘900 ne contornano il perimetro sul lato ovest corrispondente a viale Europa”.

E continua: “I loro rami sono altissimi e minacciano le prospicenti abitazioni: è accaduto infatti anche nel recente passato, in occasione di un forte temporale, il cedimento di alcuni di essi che per pura fortuna sono caduti di sbieco sfiorandone le recinzioni. Alle mie ripetute rimostranze la risposta è stata che la ‘capitozzatura’, tecnica usata per potare i platani lungo le arterie stradali, non è prevista dal regolamento comunale: della serie “non se ne parla!”.

Ambroglini segnala che “Verso le 17.30 di lunedì scorso non sono potuto accedere al mio passo carrabile, su viale Gramsci, in quanto un albero rinsecchito da ‘soli 5 anni’ è collassato, rovinando sul marciapiede, sul mio cancello e sul meccanismo d’apertura elettrica del medesimo! Non si è fatto male nessuno, per fortuna, dato il giorno festivo e l’orario, ma se la cosa fosse accaduta in orario scolastico, in un giorno di pioggia con pochissimo vento, com’era in quel momento, con la presenza delle centinaia di studenti che percorrono sia viale Gramsci, che viale Europa, come pure decine di altre strade disastrate della Commenda; forse la fortuna non sarebbe bastata a limitare i danni alle sole cose, coinvolgendo le persone”.

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