VOCE
Porto Viro
08.11.2021 - 10:47
PORTO VIRO – Anche Porto Viro ha celebrato in grande stile il IV novembre e la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate in piazza Marconi.
Autorità civili e militari si sono ritrovate in piazza e sono entrate in chiesa per assistere alla Santa messa celebrata da don Stefano. Presenti il sindaco Maura Veronese, il vice sindaco Doriano Mancin, il nuovo comandante della polizia locale Maurizio Finessi, il dirigente scolastico Massimiliano Beltrame e altre autorità civili e militari. Tra il pubblico anche gli studenti.
Sono state deposte due corone al monumento dei caduti. Il “Silenzio” è stato suonato da Gloria Sottovia, un orgoglio per Porto Viro, laureata nei giorni scorsi al conservatorio di Adria con 110 e lode.
Il coro ha cantato due brani e ha concluso con l’Inno di Mameli.
Il sindaco Veronese, nel suo discorso, ha spiegato la storia del milite ignoto: dopo la prima guerra mondiale le nazioni partecipanti volevano onorare i sacrifici e gli eroi con la salma di un combattente anonimo. L’iniziativa era del generale Giulio Douhet nel 1920. Approvata la legge, nel 1921, il ministero della guerra ha incaricato una commissione per sapere i luoghi dove si era combattuto. E’ stata quindi scelta una salma per ogni zona tra le quali Dolomiti, Altipiani, Rovereto, Montello, Basso Piave, Grappa, Gorizia, Cadore, Basso Isonzo, San Michele tratto da Castagnevizza al Mare. Undici salme sono state portate prima a Gorizia e una sola doveva essere tumulata a Roma al Vittoriano. Nella basilica di Aquileia una salma è stata scelta per rappresentare il sacrificio di 600mila soldati. La salma è stata scelta da una madre, Maria Bergamas di Gradisca d’Isonzo, il cui figlio Antonio si era arruolato nelle fila italiane sotto falso nome essendo suddito austro ungarico. Caduto in combattimento nel 1916, fu dichiarato disperso. La cerimonia ebbe il suo epilogo nella capitale. Tutte le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei caduti, con il Re in testa, e le bandiere di tutti i reggimenti mossero incontro al Milite Ignoto, che da un gruppo di decorati di medaglia d'oro fu portato a Santa Maria degli Angeli. Il 4 novembre 1921 il Milite Ignoto veniva tumulato nel sacello posto sull'Altare della Patria.
La cerimonia è stata guidata dall’ex comandante della polizia locale Mario Mantovan e si è conclusa con la deposizione di altre due corone di fiori in piazza Matteotti.
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