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OCCHIOBELLO

Una mostra che ricorda le nostre origini

Gli oggetti della collezione di Ugo Squaiella: la forte testimonianza

OCCHIOBELLO - “Quell’immane disastro è diventato un’opportunità, questa mostra vuole ricordare le nostre origini, il luogo scelto per ospitarla rappresenta la proiezione verso il futuro e una nuova concezione di sicurezza del territorio”. Il sindaco Sondra Coizzi ha inaugurato la mostra nella sede della Protezione civile di Gurzone "Testimoni di un tempo d’acqua" e ha illustrato l’allestimento composto di gigantografie che ritraggono i giorni dell’alluvione e di oggetti della collezione di Ugo Squaiella, un concittadino che, all’indomani dell’alluvione, recuperò e restaurò suppellettili e attrezzi.

L’esposizione accosta, infatti, le immagini in bianco e nero a oggetti di vita quotidiana, come una culla, una bicicletta, utensili da cucina, una macchina da cucire, una latta di carbone. Durante l’apertura della mostra, sarà proiettato un video, a cura dell’assessore alla Cultura Lorenza Bordin che spiega i materiali esposti e un altro video con immagini scattate dal personale del genio civile nel dopo alluvione.

“La sede della Protezione civile – è intervenuto Stefano Bianchini, presidente del gruppo – è anche museo documentale del Po, perciò questa mostra è stata accolta con favore perché non dobbiamo dimenticare che tutti possiamo essere protezione civile se osserviamo le regole, la prevenzione e pratichiamo il rispetto per il territorio tutelandolo”. Tra i presenti, anche Cinzia Pellati dell’associazione Amici della piazza che ha messo a disposizione i materiali esposti. La mostra resta aperta tutti i giorni dalle 18 alle 20 fino al 14 novembre.

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