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ARIANO NEL POLESINE

Eccidio Gaffarelli, parlarne per non dimenticare

Lo scrittore Marco Trombini presenta il suo libro

ARIANO NEL POLESINE - Sabato 27 Novembre in Sala della Cultura ad Ariano nel Polesine, a chiusura della prima parte del programma dell’Università Popolare locale, è stato presentato il libro di Mirco Trombini dal titolo “Prima della Liberazione in Polesine. La banda Boccato e l’eccidio Gaffarelli”, in un pomeriggio organizzato da Auser Adriani in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il Comitato Biblioteca.

A far gli onori di casa la professoressa Lina Zangirolami, coordinatrice dell’Università della Terza Età e Consigliere Comunale con delega alla Cultura. Zangirolami ha presentato il libro come “estremamente interessante e di grande impatto emotivo perché 77 anni dopo il 27 Novembre 1944 ricorda il delitto che ha scosso notevolmente la popolazione arianese per l’efferatezza con cui è stata sterminata, da Eolo Boccato, la famiglia di Alberico Gaffarelli.” Era quello, infatti, un periodo difficile, di guerra civile e di violenta contrapposizione tra fascisti e partigiani, una pagina di storia locale che è doveroso ricordare.

Il primo ad intervenire è stato il cultore e studioso di storia locale Pierluigi Forza che ha ricordato come, seppur dopo tanti anni, sia difficile e anche doloroso dare un giudizio oggettivo su quel periodo di soprusi e violenze. E’ stata, poi, la volta del Prof. Gianni Sparapan, apprezzatissimo scrittore, poeta drammaturgo e giornalista di cui il Polesine va orgoglioso.

Sparapan ha evidenziato quanto sia stato lungo, difficile e umanamente faticoso scrivere il suo libro “Adria Partigiana” (edito nel 1984) in cui è inserito l’Eccidio Gaffarelli. Il professore, autore, della prefazione al libro di Mirco Trombini, ha elogiato il giovane scrittore per il suo attento e capillare lavoro di ricerca storica sul territorio e la precisa analisi degli atti processuali relativi ai tre processi (1950 – 53) contro i responsabili dell’eccidio.

Mirco Trombini, quindi, attraverso le domande della Coordinatrice e del pubblico, ha avuto modo di parlare dettagliatamente del suo libro ma anche delle motivazioni che lo hanno spinto ad affrontare un periodo storico ed un episodio tanto drammatico. Infine, il Sindaco Luisa Beltrame, ha avuto parole di grande ammirazione per il giovane Mirco perché il suo libro ha il giusto merito di commemorare un delitto che, nonostante la grande atrocità, spesso non viene ricordato.

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