VOCE
CORONAVIRUS
06.12.2021 - 18:41
ROSOLINA - Inatteso, e forse per questo ancora più pericoloso. Nel bollettino quotidiano di aggiornamento sull'andamento del contagio da coronavirus dell’Ulss 5 sono stati segnalati nove casi di positività all’interno della Rsa “La Rosa dei Venti” di Rosolina. E nello specifico un operatore e otto anziani ospiti, un numero cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi giorni e che fa scattare l’allerta per la struttura. In realtà - secondo fonti della Rsa - i positivi accertati sarebbero cinque, mentre tre sono ancora considerati “contatti stretti”, vale a dire sono in osservazione.
Numeri a parte, erano mesi che non si verificava un contagio di queste dimensioni in una casa di riposo polesana, dove il numero dei vaccinati è altissimo. Poi, da un paio di settimane, c’è stato il ritorno del virus in quelle strutture che sono di gran lunga le più a rischio e che nel corso della seconda ondata della pandemia, nell’inverno scorso, furono letteralmente travolte dai contagi.
A ieri i positivi nelle Rsa polesane erano 19: un operatore nel Csa di Adria, 3 operatori nella Casa albergo di Lendinara, 2 operatori e 3 ospiti nella Residenza “Sant’Anna - Anni Azzurri” di Villadose, un operatore a Villa Agopian di Corbola, oltre ai 9 positivi registrati a Rosolina.
Tra l’altro balza subito agli occhi come, a differenza di quanto sta accadendo nelle altre strutture, a Rosolina ad essere contagiati sono gli ospiti, e non il personale (che avendo contatti con l’esterno è senza dubbio più a rischio).
Ma cosa è successo nella Rsa della località balneare? Come ha potuto il virus espandersi fra gli ospiti? Potrebbe trattarsi - ma non ci sono conferme ufficiali - della conseguenza di una ospedalizzazione. Di certo si tratta di una domanda alla quale i tecnici dell’Ulss e i dirigenti della Rsa dovranno cercare di dare una risposta nei prossimi giorni.
Nel frattempo sono scattate le misure di sicurezza predisposte per contrastare l’espandersi ulteriore del contagio. Tutti i contagiati sono stati trasferiti in isolamento in un’ala non ancora utilizzata all’interno della struttura, in modo da garantire l’isolamento rispetto agli altri ospiti (in tutto sono 70). Tutti i positivi, poi, sono vaccinati. E al momento questo sembra avere escluso le forme più gravi di contagio, motivo per cui la situazione viene seguita ovviamente con la massima attenzione (in contatto con i servizi dell’Ulss 5 e tenendo informata anche l’amministrazione comunale) ma senza per questo creare situazioni di allarmismo che - stante la situazione - non sarebbero giustificate.
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