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SCUOLA

"La sicurezza degli alunni al primo posto: basta classi pollaio!"

Scatta lo sciopero nelle scuole domani, venerdì 10 dicembre: parla Rita Bonfante di Snals

Tubercolosi alla scuola elementare

Foto d'archivio

"Adesso basta, la scuola si ribella!". E’ la voce della scuola portata dal Segretario Provinciale del sindacato Snals Rita Bonfante. "La scuola è stanca di essere 'dimenticata' da una politica che fa solo proclami e poi non prevede nella finanziaria che sta per varare uno stanziamento sufficiente al rinnovo dignitoso del contratto di lavoro del personale della scuola; la scuola è stanca di una politica che getta sui lavoratori della scuola continue leggi che stravolgono il rapporto di lavoro e li obbliga a impegni gravosi e 'gratuiti' e li vincola per anni in sedi lontane dalle loro famiglie: nessun lavoratore né della pubblica amministrazione né del settore privato deve subire continue invasioni contrattuali come i lavoratori della scuola".

"La scuola non ne può più di avere classi 'pollaio' e di avere un organico di collaboratori scolastici tanto ridotto da mettere a repentaglio la sicurezza degli alunni venendo meno indispensabile vigilanza; La scuola è stufa di non avere concorsi a scadenza regolare che permetta una stabilizzazione del personale, soprattutto dei docenti ma anche dei direttori dei servizi".

Questi sono solo alcuni dei motivi per cui le organizzazioni sindacali Flc-Cgil, Gila-Unams, Snals-Confsal, Uil-Scuola hanno proclamato per venerdì 10 dicembre uno sciopero dell’intera giornata di tutto il personale della scuola, docente, educativo ed Ata.  

Venerdì 10 ci sarà a Roma una manifestazione che si farà portavoce, viste le difficoltà di assembramento dovute alla pandemia, di tutti i lavoratori di tutte le province. "I lavoratori della scuola della provincia di Rovigo - riprende Rita Bonfante dello Snals - sono stati coinvolti, nei giorni scorsi, con assemblee sindacali che hanno dato loro modo di condividere e di esprimere il malumore e la scontentezza".

La sindacalista Bonfante Rita fa un appello a tutto il mondo della scuola affinché questo malumore sia reso palese con un’adesione massiccia a questo sciopero.

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