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SCUOLA

Prof, maestre e personale si fermano, per protesta

Domani il grande sciopero nazionale, contro le carenze in organico e vari altri problemi

Debutto a scuola senza 260 docenti

"Adesso basta, la scuola si ribella!". E’ la voce della scuola portata dal Segretario Provinciale del sindacato Snals Rita Bonfante. "La scuola è stanca di essere 'dimenticata' da una politica che fa solo proclami e poi non prevede nella finanziaria che sta per varare uno stanziamento sufficiente al rinnovo dignitoso del contratto di lavoro del personale della scuola; la scuola è stanca di una politica che getta sui lavoratori della scuola continue leggi che stravolgono il rapporto di lavoro e li obbliga a impegni gravosi e 'gratuiti' e li vincola per anni in sedi lontane dalle loro famiglie: nessun lavoratore né della pubblica amministrazione né del settore privato deve subire continue invasioni contrattuali come i lavoratori della scuola".

"La scuola non ne può più di avere classi 'pollaio' e di avere un organico di collaboratori scolastici tanto ridotto da mettere a repentaglio la sicurezza degli alunni venendo meno indispensabile vigilanza; La scuola è stufa di non avere concorsi a scadenza regolare che permetta una stabilizzazione del personale, soprattutto dei docenti ma anche dei direttori dei servizi".

Questi sono solo alcuni dei motivi per cui le organizzazioni sindacali Flc-Cgil, Gila-Unams, Snals-Confsal, Uil-Scuola hanno proclamato per venerdì 10 dicembre uno sciopero dell’intera giornata di tutto il personale della scuola, docente, educativo ed  Ata.  

Venerdì 10 ci sarà a Roma una manifestazione che si farà portavoce, viste le difficoltà di assembramento dovute alla pandemia, di tutti i lavoratori di tutte le province. "I lavoratori della scuola della provincia di Rovigo - riprende Rita Bonfante dello Snals - sono stati coinvolti, nei giorni scorsi, con assemblee sindacali che hanno dato loro modo di condividere e di esprimere il malumore e la scontentezza".

La sindacalista Bonfante Rita fa un appello a tutto il mondo della scuola affinché questo malumore sia reso palese con un’adesione massiccia a questo sciopero.

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