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CORONAVIRUS

"Veneto in zona gialla, da lunedì"

L'annuncio del governatore del Veneto Luca Zaia, alla luce dell’andamento del contagio a livello regionale

zaia

Il presidente della Regione Luca Zaia

L’incubo zona gialla aleggiava sul Veneto e sul Polesine da qualche settimana. Il presidente regionale Luca Zaia lunedì 13 dicembre ha dato quasi per certo, da lunedì prossimo, l’ingresso del Veneto in fascia gialla. Solo un fatto clamoroso potrebbe evitare l’inasprimento delle restrizioni antiCovid per la settimana di Natale.

“Veneto dalla prossima settimana in zona gialla”. E’ stata la previsione del presidente della Regione Luca Zaia che nel punto stampa di ieri ha spiegato: “Siamo in una fase nella quale abbiamo più ingressi che uscite dagli ospedali, è la fase acuta e non abbiamo sentore che si possa andare in controtendenza. Abbiamo un’incidenza di 450 positivi a settimana su 100mila abitanti, è alta, il tasso di occupazione delle terapie intensive è da zona gialla: 12,8%, il parametro è l’area medica 13,7% oggi, a 15 scatta la zona gialla. Il bollettino di venerdì ci può quindi riservare la classificazione da lunedì prossimo di zona gialla”.

Zaia ha quindi sottolineato che “il modello previsionale ci dice che in Veneto il Natale sarà in giallo, probabilmente sarà così, poi Capodanno sarà giallo, dopo, se si continua a crescere ci avvicineremo all’arancione e cominceremo a parlare di chiusure dei confini comunali, accesso vietato a chi non ha super Green pass, e se poi si passerà al rosso, beh, si chiude. Oggi non ci sono prospettive negli algoritmi di zona rossa, questo va detto”, ha assicurato Zaia.

E ancora: “Le vaccinazioni stanno andando avanti, siamo all’86,6% di veneti vaccinati, stiamo andando verso l’87%: sono state 34mila le vaccinazioni fatte nelle ultime 24 ore, delle quali 1721 sono prime dosi, 31mila sono terza dosi. Il vaccino non risolve tutti i mali, non funziona al 100%, ma il suo effetto si vede nelle terapie intensive e negli ospedali”.

Zaia ha anche detto che “sono d’accordo con i sindaci che hanno preso decisioni su divieti, perché gli assembramenti favoriscono la diffusione del virus. Per questo, anche negli assembramenti all’aperto è doveroso portare la mascherina. E il passaggio in zona gialla predispone proprio l’uso anche all’aperto della mascherina”, ha spiegato.

Sullo stato d’emergenza ha detto: “Sulla stato di emergenza siamo tutti contrari, ma occorre anche essere prudenti e vedere cosa ci sarà il 31 dicembre, quando scade. Se saremo in zona rossa sarà difficile non vederne il prolungamento. Oggi la visione prospettica ci dice di uscire dallo stato di emergenza, ma bisogna valutare al momento e nel contesto”.

In merito alla vaccinazione dei bambini: “La platea di bambini tra 5 e 11 anni che possono accedere alla vaccinazione anti-Covid è di 300mila soggetti, e la prenotazione partirà oggi (ieri ndr.) sul sito regionale dalle ore 14. Avremo un canale preferenziale e una linea dedicata nei centri vaccinali, con pediatri, senza attese. Per evitare qualsiasi guaio, la prenotazione si potrà fare solo al compimento del quinto anno. Garantiamo comunque la corsia preferenziale. La decisione spetta ai genitori, che si confronteranno con il pediatra o il medico di fiducia”.

Sulle minacce di irriducibili no vax al premier Draghi: “Mi spiace molto per le minacce arrivate al premier Mario Draghi. Credo comunque di aver avuto il trattamento peggiore di tutti: per me hanno fatto anche un video, non si sono limitati a scrivere il mio indirizzo di casa ma hanno fatto tanto di infografica per arrivare al mio campanello di casa. La magistratura dovrebbe valutare seriamente queste vicende, perché anche se il fatto non è grave, è il clima che è molto grave, preoccupante e non respirabile. Perché poi non è che ti arrivi a casa il commando organizzato, ma ti arriva il matto che pensa di avere un mandato divino, da ciò che viene inviato nelle minacce si capisce anche questo”.

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