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ADRIA

Al via i lavori alla chiesetta del cimitero

L’assessore Terrentin: “Lavori urgenti, non si poteva più aspettare"

Cimitero, lavori alla chiesetta

ADRIA - Sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria della chiesetta del cimitero, ormai chiusa da diverso tempo.

“L’intervento - spiega l’assessore ai lavori pubblici, Marco Terrentin - interesserà la costruzione di un cordolo in cemento armato sul lato nord della chiesetta, dove si ancoreranno dei micropali necessari per riassestare le fondazioni. Si interverrà con i lavori di ricucitura delle pareti in laterizio per rendere sicuro statisticamente l’intero edificio che non è fruibile all’utenza a causa di un cedimento strutturale del fabbricato”.

L’assessore ricorda che “la decisione di procedere con i lavori, per un’opera che non può più aspettare, venne spiegata dalla maggioranza civica ai consiglieri di opposizione già nel maggio del 2020, in pieno lockdown, quando, durante un consiglio comunale vennero trattati degli emendamenti proposti dai consiglieri di minoranza. Prima di allora, nel 2019, i fondi comunali che l’amministrazione civica aveva destinato per la messa in sicurezza della chiesa vennero utilizzati per i lavori urgenti al tetto della piscina comunale. Le risorse economiche necessarie per gli interventi da eseguire - prosegue Terrentin - vennero quantificate in seguito all’affidamento a due tecnici, un ingegnere e un geologo, che fecero le opportune indagini geologiche e sismiche alla chiesa edificata nel cimitero comunale. Uno studio che portò ad individuare le soluzioni di bonifica al fabbricato. La chiesa - sottolinea l’assessore - è chiusa per motivi di sicurezza dal 2018, momento in cui ci fu il cedimento strutturale all’arcata della navata centrale all’edificio tanto caro alla cittadinanza, per la presenza di loculi e ossari ricavati sulle due pareti laterali del fabbricato”.

Un altro edificio tanto caro agli adriesi per il suo valore storico e morale di custode della memoria collettiva è la chiesa San Nicola - Monumento ai Caduti che richiede lavori urgenti prima che si renda necessario chiuderla per motivi di sicurezza, viste le infiltrazioni sempre più marcate. Attualmente l’edificio è privo pure della corrente elettrica così rimane spenta la lampada votiva ai Caduti.

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