VOCE
Rovigo
22.12.2021 - 13:57
Edoardo Gaffeo
ROVIGO - A scanso di equivoci, Edoardo Gaffeo e la sua giunta sulla vicenda del project financing del cimitero non c’entrano niente se non nel ruolo di “vittime”, al pari dei rodigini che pagano le tasse e con il surplus di dovere fare tornare i conti del bilancio comunale con la spada di Damocle di un’operazione dai contorni quantomeno economicamente sballati. Ovvero con il Comune che rischia di dovere pagare in prospettiva anche tutte le tombe che non verranno vendute ad un prezzo di gran lunga superiore a quello di mercato. L’atto finale di questa operazione dai contorni indefiniti risale al 2017, ma l’origine è ancora più lontana nel tempo.
Un’operazione che tra l’altro lascia aperto il tema dei cimiteri. Perché a fronte di un camposanto di città dove se costruissero tutte le tombe progettate ce ne sarebbero in abbondanza per qualche generazione, nelle frazioni il problema è diametralmente opposto. “Stiamo cercando di spostare parte degli investimenti del cimitero centrale verso quelli delle frazioni. Il progetto di Concadirame va sbloccato molto velocemente per partire con i lavori. A Sarzano e Grignano la situazione è difficile e dolorosa per i i residenti. Dovremo spostare parte della dotazione pensata per il cimitero centrale verso queste realtà. E pensiamo di farlo con un intervento da parte di Asm Spa. Questo per quanto riguarda la situazione attuale”.
Poi c’è il pregresso. “Per quanto riguarda i cimiteri stiamo lavorando per capire bene cosa sia successo. Poi c’è un discorso più generale. Facciamo però una premessa: io non ce l’ho con nessuno, ma non posso non registrare come i progetti portati avanti fra il 2003 e il 2005 abbiano portato nel suo complesso ad un un buco potenziale nei conti del Comune di 15 milioni di euro. A stare stretti... Ci sono state le piscine, c’è l’Iras, c’è Arcobaleno (vale a dire il cimitero centrale), c’è il Consip... I conti si fa presto a farli. Allora ripeto quello che ho già detto. Io i cassetti li ho aperti tutti, ed è come fare le pulizie di primavera, ma dentro ho trovato anche delle 'scorie radioattive'. La verità è che senza questo lavoro, che magari ai cittadini presi giustamente dalla quotidianità fa meno effetto, le risorse verrebbero sprecate. Volete un esempio? Dei 4,5 milioni di euro liberati con la chiusura del caso Baldetti, 3,2 milioni sono finiti direttamente nel “fondo soccombenza” di Iras, cioè sono bloccati e non sono stati utilizzabili per interventi urgenti”.
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