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Rovigo

"Come collegare il Delta, una necessità"

Lo spiega il sindaco di Polesella Leonardo Raito

Raito: “Tante opere, zero debiti”

"Mentre per le elezioni provinciali le segreterie dei partiti erano più impegnate a riempire le potenziali caselle di nomi che a programmare presente e futuro della Provincia, con i sindaci che hanno dato vita al raggruppamento 'Uniti per il Polesine', risultato largamente vincente alla tornata del 18 dicembre, abbiamo avviato una profonda riflessione sulle prospettive del territorio, analizzandone le prospettive e le priorità che dovranno segnare gli investimenti a medio termine". Lo spiega il sindaco di Polesella Leonardo Raito.

"Una delle problematiche più importanti riguarda senza dubbio la questione dei collegamenti e delle reti viarie - prosegue l'analisi di Raito - con particolare attenzione al delta del Po, privo di viabilità veloce che, da Rovigo a oriente, manca del tutto. Pensare a collegare il delta al resto della pianura padana con delle strade a scorrimento veloce è necessario e prioritario sia per mettere in condizione di raggiungere più agevolmente aree a vocazione turistica sia per mettere in condizione il mondo delle imprese, la cantieristica e il mondo della pesca di commercializzare, rifornire e rifornire aree importanti e produttive come Verona, Milano, l’Emilia. A questo fine, sarà indispensabile costruire la sinergia con la Regione del Veneto per provare a cogliere opportunità derivanti dal Pnrr così come sarà indispensabile operare per completare il quarto corridoio provinciale Nord-Sud, collegando la Transpolesana con il ferrarese attraverso il ponte di Ficarolo, toccando con una tangenziale, che era già stata progettata, Trecenta e il suo ospedale".

"La struttura tecnica della Provincia ha infatti effettuato a più riprese studi dettagliati sullo stato della viabilità del territorio ed è in grado di tracciare prospettive e ordini di priorità. Punto fermo della programmazione dei collegamenti dovrà poi essere l’elettrificazione della linea ferroviaria Verona-Chioggia, così come prezioso sarà un lavoro di mappatura, verifica, sistemazione e ampliamento dei ponti principali. La maggioranza di governo dovrà inoltre porsi con fermezza, a vari livelli istituzionali, per rafforzare la posizione a supporto della realizzazione della terza corsia autostradale, con il Polesine che non potrà diventare l’imbuto dell’A13. C’è, insomma, tanto lavoro da fare, ma sono sicuro che Enrico Ferrarese e la squadra che lo supportano sapranno interpretare con intraprendenza il proprio ruolo di coordinamento e di traino delle amministrazioni del territorio. Mentre altri faranno mea culpa o si leccheranno le ferite, il nostro gruppo lavorerà con coesione nell’interesse esclusivo del Polesine e dei polesani".

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