VOCE
ADRIA
02.01.2022 - 19:40
Bellini (Pd): “Il comune solleciti l’Ulss 5 a chiarire sulla sostituzione per non creare ulteriori disagi”
ADRIA - Per una decina di giorni la frazione di Bottrighe e il circondario sono scoperti del medico di base: Silvia Tugnolo ha comunicato di non essere a disposizione per motivi strettamente personali almeno fino al 10 gennaio, mentre il 31 dicembre scorso è terminato l’operato di Bruno Di Bartolomeo approdato alla pensione. Adesso, anche per l’acuirsi dell’emergenza sanitaria provocata dal Covid, si è in attesa di un provvedimento della Regione che potrebbe prorogare di tre o sei mesi il mandato dei medici di base che vanno in pensione in questo periodo.
Sulla questione interviene Niccolò Bellini residente a Bottrighe, esponente del circolo adriese Pd, che sollecita l’amministrazione comunale e l’azienda sanitaria a intervenire subito per evitare gli inevitabili disagi che ricadono sulla popolazione, aggravati dal fatto che si tratta di una popolazione prevalentemente anziana, oltre alle criticità provocate dalla pandemia.
“Faccio un appello all’Ulss 5 Polesana - esordisce Bellini - affinché quanto prima vengano dati chiarimenti in merito alla sostituzione del dottore appena andato in pensione. Nel paese rivierasco rimare, al momento, soltanto un medico di base creando un ulteriore disservizio in un paese già sofferente sotto altri aspetti e creando un evidente disagio negli anziani e nei familiari ex pazienti del medico da poco congedatosi. Inoltre - incalza l’esponente dem - chiediamo all'amministrazione comunale e al consigliere delegato per Bottrighe Michele Casellato di farsi promotori di un’azione verso l’Ulss 5 per sapere se Di Bartolomeo verrà sostituito o in alternativa quali altri provvedimenti l’azienda sanitaria intenda adottare. E’ evidente - sottolinea Bellini - che si tratta di un problema comune a molte comunità, senza dimenticare che Cavanella Po e Mazzorno Sinistro non hanno più l’ambulatorio aperto in paese. La mancata sostituzione del medico andato in pensione, costringerà molti cittadini a rivolgersi a un medico di Adria o a Bellombra, visto che non tutti potranno rivolgersi a Tugnolo per non andare oltre la soglia dei 1.500 pazienti, creando chiaramente un disagio logistico per tutti i residenti, in primis anziani e loro familiari”.
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