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ROVIGO

"Torri vandalizzate, così il simbolo della città viene abbandonato"

L'appello di Michele Aretusini, capogruppo della Lega

ROVIGO - “Un gioiello della città, il suo stesso simbolo, abbandonato al vandalismo, non ancora visitabile, non corredato da alcuna informazione turistica facilmente accessibile, non valorizzato”. E’ così che Michele Aretusini, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rovigo, descrive la situazione del Castello e delle Torri di Rovigo.

“Fa male vedere che, davvero, pare ci si sforzi di dare ragione a chi dice che a Rovigo non c’è nulla da vedere – spiega Aretusini – Rovigo non sarà Firenze, ma da vedere e apprezzare c’è tanto. Peccato che, a volte, pare si faccia di tutto per nasconderlo”. Il riferimento è al complesso storico delle Torri e del Castello, appunto il simbolo stesso della nostra città.

“Mi metto nei panni del turista che arriva a Rovigo – prosegue il capogruppo della Lega – Non trova nessun cartello che riassuma la storia del Castello, le sue peculiarità: nulla di nulla. Torri e mura sono lì, ma non c’è altro che possa contestualizzare il monumento e rispondere alla curiosità, alla ammirazione e al legittimo desiderio di saperne di più che questo suscita”.

“Non parliamo poi – prosegue – di visitazione: da tempo ormai si parla delle opportunità di entrare a Torre Donà, di vedere la città dall’alto, di valorizzarla, ma, se non in rarissime occasioni, questi intenti non vengono mai messi in pratica. Allo stesso modo, è impossibile ottenere una visita guidata del complesso, che lo racconti e lo illustri”.

Ma non è finita qui, dal momento che su tutto questo si innesta poi anche il problema del vandalismo e dell’abbandono di quelle parti del Castello che potrebbero essere aperte alle visite. “Non parlo solo di Torre Donà – prosegue Aretusini – ma anche delle segrete del castello, le vecchie prigioni, che sono state riaperte, nel 2017, dopo il restauro del 2006, ma che ora sono tornate nuovamente inaccessibili e non visitabili. E sì che le giornate di apertura, ormai quasi cinque anni fa, riscossero interesse e partecipazione”.

“Qualcuno, poi, approfittando evidentemente dell’abbandono dell’area, ha sfasciato le vetrate proprio delle ex segrete – chiude Aretusini - Uno stupido vandalismo che dà l’idea di come questo gioiello sia lasciato a se stesso e assolutamente non valorizzato come meriterebbe”

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