VOCE
L'ANNIVERSARIO
10.01.2022 - 09:19
A bordo anche madre e figlia di Rovigo. Il racconto di quei drammatici momenti
ROVIGO - Il prossimo 13 gennaio saranno passati 10 anni dal naufragio della Costa Concordia. Dieci anni dal disastro avvenuto davanti all’isola del Giglio con 32 vittime e un lungo strascico di polemiche e accuse legate al comportamento del comandante Schettino.
Su quella nave c’erano anche due rodigine, madre e figlia: Chiara Marzola e la madre Paola. Anche loro evacuate in fretta dallo scafo che nella notte si stava rovesciando per adagiarsi a pochi metri dall’isola. Chiara in altre occasioni ha raccontato la sua esperienza, le sensazioni di quella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, la sequenza di quei terribili attimi impressi nella sua mente e in quella di migliaia di passeggeri e membri dell’equipaggio.
A caldo le due rodigine avevano detto “E’ stato come essere sul Titanic”. Successivamente avevano ripetuto che quel naufragio era rimasto dentro di loro. Poi un lento ma graduale ritorno alla normalità, anche se quanto vissuto in quel lembo di mar Tirreno non potrà mai essere cancellato.
Tutto, avevano raccontato loro e gli altri superstiti, era iniziato con una vibrazione, poi un contraccolpo tremendo. E ancora, fotogrammi non di un film ma della realtà, la nave che si inclina, piatti, tavoli e bicchieri che volano dappertutto, panico fra i passeggeri. Poi l’evacuazione della nave, la scialuppa che si blocca e non riesce a scendere in acqua mentre lo scafo squarciato dallo scoglio si avvicina sempre più all’inabissamento.
Ci furono, lo hanno raccontato le cronache di quei giorni, risse fra i passeggeri, confusione, freddo e tanta paura. E non erano scene del film “Titanic”, bensì cronaca. Tutto condensato in due ore di terrore, vissute anche da madre e figlia. Il giorno dopo madre e figlia tornarono nell’allora casa di Sarzano, accompagnate dal padre e marito, corso al punto di raccolta allestito sull’Argentario dove si erano riunite le circa 4mila persone che erano a bordo della Concordia. madre e figlia erano in viaggio non per una crociera, ma Chiara per lavoro, un corso di make up, e la madre per accompagnarla.
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