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ROVIGO

La stazione delle corriere sarà sicuramente spostata

Comune di Rovigo e Provincia vanno avanti: per i fondi, sono due le strade possibili

Corriere sempre in cerca di una casa

ROVIGO - Due strade per giungere alla nuova stazione delle corriere. E non si tratta di un’indicazione stradale per giungere ad un punto definito, ma del percorso progettuale e amministrativo che potrebbe percorrere l’idea di un nuovo terminal delle corriere, tema di cui si dibatte da anni, ma che finalmente potrebbe diventare realtà, almeno come indicazione operativa, entro i prossimi mesi.

E quindi project financing o fondi del Pnrr. Questa la biforcazione sulla quale Comune, Provincia e Regione si stanno interrogando. Di centro ci sono solo il punto di arrivo: il trasferimento dell’autostazione all’ex scalo merci dello scalo ferroviario; e il punto di partenza l’attuale terminal in piazzale Cervi, che doveva essere temporaneo, ma che è in quel posto da quasi due decenni.

Due opzioni sul tavolo, con la Provincia che forse preferirebbe il progetto di finanza, e il Comune che probabilmente vorrebbe puntare sull’adesione ad un bando del Pnrr. Il condizionale però è d’obbligo in quanto nessuno scarta, al momento, alcuna pista, ed una decisione sarà presa solo nelle prossime settimane dopo incontri e discussioni fra gli enti interessati.

Ma veniamo alle due strade aperte, parallele, ma almeno per ora, non sovrapponibili. Per la progettualità con la targa del Pnrr servirà, prima di tutto, l’emanazione di un bando che ammetta progetti per riqualificare aree urbane. Un bando che dovrebbe uscire entro i prossimi 2-3 mesi. Una simile scelta prevede la possibilità di partecipare all’erogazione di un sostanzioso contributo per riqualificare l’area dello scalo merci ferroviario, da tempo in stato di abbandono.

La pista del project financing invece presuppone un accordo pubblico-privato per pianificare trasferimento della stazione dei bus e riqualificazione dell’area, lo stesso risultato della procedente opzione ma con l’accordo che deve vedere il finanziamento, o cofinanziamento, dell’opera da parte dei privati. I soggetti in campo, in questo caso sarebbero, oltre a Comune e Provincia di Rovigo anche Regione, Bus Italia, la società del trasporto pubblico e Rfi di Ferrovie dello Stato.

Per arrivare una scelta servirà un’analisi dei pro e contro. Ad esempio il project permette una definizione delle tempistiche meno rigorose rispetto al Pnrr, ma richiede un sostanzioso finanziamento privato. Il Comune di Rovigo, però, negli ultimi anni non ha avuto esperienze “vincenti” con le opere progettate con il project financing (vedi casi del polo natatorio e del cimitero cittadino) e si sa che quando uno si brucia poi è un po’ più guardingo nell’avvicinarsi al fuoco.

“Dovremo verificare le varie possibilità - spiega il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo - Ci incontreremo con tutti gli attori in campo e studieremo il percorso migliore. Per quel che riguarda il Pnrr dobbiamo attendere l’emanazione del bando, in questo senso il monitoraggio è continuo. L’importante, comunque, è riuscire a realizzare questa opera, una delle priorità di questa amministrazione”.

Due piste che però portano ad un unico traguardo (anche se con modi e tempi diversi), ossia il trasferimento della stazione delle corriere allo scalo merci ferroviario, la riqualificazione della stessa area dello scalo merci e, probabilmente, anche di alcune aree vicine. La realizzazione di diverse aree per la sosta a servizio degli utenti della stazione ferroviaria, e di quella dei bus. La sistemazione di piazza Cervi che potrebbe ospitare alcuni posti auto e una piccola area verde, oltre ad uno spazio a servizio delle funzioni religiose. Il deposito dei bus dovrebbe rimanere dove si trova adesso, ma con qualche possibile intervento di sistemazione e forse sulla viabilità collegata.

Manca ancora qualche mese per poter dire “il dado è tratto”, ma questa volta sembra che possa davvero scoccare l’ora per un nuovo scalo merci.

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