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CORONAVIRUS

"Rsa, troppi operatori contagiati: a rischio l'assistenza"

La forte preoccupazione di Cisl Fp

"Gli anziani nelle case di riposo necessitano del massimo livello di attenzione"

ROVIGO - "Occorre fare una costante verifica dei lavoratori in servizio per comprendere se ci siano le condizioni per assicurare almeno i livelli minimi di assistenza nelle corsie. I numeri sono impietosi e lo stanno diventando sempre più per la costruzione, ormai antistorica, di un sistema basato su molte strutture medio – piccole incapaci di reggere l’onda d’urto che da due anni sta colpendo le diverse strutture socio assistenziali del Veneto e del Polesine in particolare".

Lo dice, con riferimento alla situazione delle case di riposo del Polesine, Cisl Fp, con Franco Maisto, Francesco Malin ed Enrico Rossi. "Solo presso l’Iras (Istituto rodigino di assistenza sociale, ndr), la struttura che conta oltre 315 anziani circa un terzo degli ospiti e degli operatori è contagiato. Asintomatici e protetti dal vaccino i residenti, ma con a casa i lavoratori con gravi e pesanti ripercussioni per i servizi da erogare h 24 ogni giorno dell’anno. Ed è solo la punta dell’Iceberg, di un settore sempre più terra di conquista del privato che investe e apre ogni anno nuove strutture da 120 posti letto e che portano il mercato a polverizzarsi e a farsi la “guerra” per le professionalità necessarie".

               

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