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FICAROLO

Polesine progressista attacca la minoranza

Il gruppo: “L'opposizione va a braccetto con la maggioranza e c'è silenzio assoluto sulla chiusura dell'Arkema"

Polesine progressista: “L’opposizione non esiste più”

FICAROLO - “Polesine Progressista” attacca la minoranza consiliare a Ficarolo. Con una nota divulgata nei giorni scorsi, il gruppo politico “Polesine Progressista”, molto attivo non solo nel comune rivierasco, è intervenuto sulla questione della chiusura dell’azienda Arkema, non risparmiando la minoranza consiliare. “Alcuni giorni fa è stata pubblicata una nota congiunta delle rappresentanze consiliari di maggioranza e opposizione, scusate, minoranza, di Ficarolo – si legge nel comunicato - Il documento tratta la vicenda della chiusura dello stabilimento Arkema attraverso la cronaca dei vari passaggi, dall'annuncio della chiusura fino all'accordo per i ricollocamenti dei dipendenti. Sul ruolo svolto da tutto il consiglio comunale, all’assoluta sintonia tra maggioranza e minoranza. L’opposizione, per ammissione ufficiale sul periodico ‘Il Ficarolo’ dal gruppo di minoranza, da quest’anno non esiste più. Una sintonia che a pochi giorni dalla chiusura dello stabilimento di via Vegri appare, a chi questa minoranza non opposizione ha sostenuto e votato, assurda, deleteria e assolutamente fuori contesto”.

Polesine Progressista si riferisce soprattutto al fatto che, maggioranza e minoranza avevano accettato di annullare un incontro pubblico sulla vicenda Arkema giudicandolo “non opportuno e tale da poter compromettere il buon esito della trattativa”. Su questa questione era intervenuta anche Federica Franceschi, segretaria provinciale Filctem Cgil, affermando che “Non si fanno i tavoli a mono voce. Si crea un momento di condivisione della criticità fra tutti gli attori. Quindi, mi permetto proprio di dirlo in maniera palese, non posso leggere un articolo di giornale e sapere che c’è un consiglio comunale aperto dove viene invitata l’azienda, Confindustria ma i sindacati non sono stati minimamente interpellati”.

Altro che il consiglio comunale ha ritenuto ‘non opportuno’ affrontare pubblicamente il problema per non compromettere le negoziazioni in corso’ - attacca Polesine Progressista - E comunque il momento opportuno non è poi mai arrivato: a Ficarolo l'unico confronto pubblico su Arkema è stato quello organizzato dal gruppo Polesine Progressista. Così la chiusura di uno stabilimento attraversa come un fantasma la vita di una comunità. Prima c’era, ora non c’è più, i lavoratori ricollocati (anche se, ad oggi, hanno solo iniziato un percorso di formazione e non vi sono ancora certezze d’assunzione), in prepensionamento o altro. Fine della cronaca. Eppure non c'è nulla di normale nel non affrontare pubblicamente ciò che avviene nella nostra comunità. Probabilmente, anzi, sicuramente, non avrebbe spostato la scelta della multinazionale, ma sarebbe stata un'occasione importante per esprimere, almeno, la solidarietà collettiva ai dipendenti. E attraverso la solidarietà ridarsi un senso come comunità che ragiona insieme, che pensa come provare ad invertire un declino anagrafico che passa per forza attraverso il lavoro”.

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