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Il "no" del sindaco Gaffeo nel mettere soldi pubblici per l'Iras

Il sindaco di Rovigo mercoledì sarà ancora in prefettura per un confronto sulla crisi della casa di riposo rodigina

Il "no" del sindaco Gaffeo nel mettere soldi pubblici per l'Iras

ROVIGO - “Il Comune non può pagare per un ente in dissesto. Lo dice la legge e fin quando io sarò sindaco questa amministrazione non farà uscire risorse senza una ratio giuscontabile”. Il sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo chiarisce la posizione del Comune sul caso Iras, che da giorni sta infiammando il dibattito politico in città. “Stiamo parlando di soldi pubblici, e si tratta di situazioni delicate, ma stiamo lavorando per trovare una soluzione perché quello che ci sta a cuore è il destino dell’Iras e le condizioni di ospiti, lavoratori e famiglie. Ma nego di aver mai parlato di cifre per il valore di Casa Serena, con il commissario era stato impostato un ragionamento, ma non ci sono atti ufficiali in questo senso. E l’amministrazione pubblica parla per atti ufficiali, non in base ai si dice”.

Il nodo del salvataggio Iras sta in un piano di risanamento e rilancio “che deve fare la dirigenza Iras, ma fino ad ora non si è visto nulla di concreto. Posso però dire che il Comune ha messo a bilancio, nel fondo di riserva 3,2 milioni di euro, con l’approvazione del consiglio comunale, a copertura di un eventuale rientro di Casa Serena al Comune per scioglimento della convenzione con Iras. Scioglimento che però deve avvenire sulla base di situazioni certe. L’Iras è un ente autonomo, vigilato dalla Regione ed infatti è stata la Regione a nominare il commissario con il mandato di risolvere la situazione con un piano di risanamento e rilancio”. E d’altra parte è la stessa convenzione che impone l’obbligo di vigilanza sull’andamento, sulle spese, sui lavori, dell’Iras (alla cui dirigenza spetta anche la determinazione di spese e rette), alla Regione Veneto. E infine il sindaco spiega che: “Non c’è alcun braccio di ferro con il commissario, stiamo lavorando ad una soluzione, ma non è il Comune che deve definire il piano industriale. Io resto in contatto costante col commissario e con i sindacati”.

Uno spiraglio potrebbe aprirsi nell’incontro convocato mercoledì in prefettura, Gaffeo e il commissario Ezio Zanon torneranno a sedersi allo stesso tavolo per cercare di non far andare in liquidazione l’istituto per anziani di Rovigo. Il piano industriale dell’Iras balla da mesi, fra proposte del commissario, lunghe verifiche degli uffici del Comune e perizie o stime sul valore di Casa Serena che nell’ipotesi di accordo avrebbe dovuto tornare per il 45% al Comune. Ma ora tutto è in stallo in attesa di un punto di convergenza.

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