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ROVIGO

"Caro bollette, serve la voce del Comune"

Rifondazione Comunista invita l'amministrazione comunale a trovare soluzioni con il Governo

"Caro bollette, serve la voce del Comune"

ROVIGO - "Rifondazione Comunista continua la campagna nazionale contro il rincaro del costo della vita e delle bollette, a fronte di salari e pensioni che continuano ad essere troppo bassi. Un salasso pesantissimo i cui effetti nella società sono sotto gli occhi di tutti e tutte, con un impoverimento generalizzato, addirittura aggravato dallo sblocco dei licenziamenti e degli sfratti. Nei prossimi giorni la nostra campagna continuerà con una mobilitazione generalizzata in tutto il Paese attraverso la costituzione di comitati popolari ‘contro il caro vita e il caro bollette’.

Lo annuncia la nota stampa della sezione di Rovigo, guidata da Diego Foresti, segretario. "Nel frattempo il governo continua a garantire profitti alle grandi società energetiche che invece andrebbero tassati. Deve essere assolutamente rivista la tassazione a carico delle bollette attraverso l'eliminazione delle accise. Occorre innalzare il tetto Isee a 35 mila euro al fine di azzerare gli aumenti in bolletta anziché mantenere gli attuali 8.250. Deve essere introdotta una tassa di solidarietà sui redditi oltre i 100 mila come Rifondazione Comunista aveva chiesto in parlamento attraverso la deputata Soriano. Sappiamo tutti com’è andata a finire."

"Non si possono scaricare sui comuni contraddizioni che derivano da politiche nazionali, anche in considerazione del fatto che le municipalità ricevono sempre meno fondi dallo Stato. I consigli comunali si devono pronunciare contro le politiche del governo Draghi per chiedere atti amministrativi concreti per calmierare i prezzi del gas e della luce e per bloccare gli aumenti, seguendo magari l’esempio della Francia che ha congelato l’aumento al 4%".

"Chi sostiene, adesso, posizioni ambigue fa solo propaganda e prende in giro la gente. Sono gli stessi che sono al governo e che avrebbero, senza tante chiacchiere poco credibili, tutti gli strumenti per intervenire risolvendo il problema alla radice. Non lo fanno perché tutelano le fasce di reddito alte della popolazione, oltre a servire incondizionatamente il capitale, le imprese e le logiche neoliberiste che stanno devastando il nostro pianeta, magari facendo orecchie da mercante rispetto a paventati ritorni al nucleare e sostanzialmente inerti nei confronti delle battaglie ambientalista per le energie rinnovabili e contro il fossile".  

"Solo la lotta paga le chiacchiere sono a zero. Sono state raccolte migliaia di firme in tutto il territorio nazionale per bloccare gli aumenti delle bollette. E migliaia sono stati i veneti che hanno sottoscritto la nostra iniziativa, consegnate ai Prefetti lo scorso 19 dicembre. Contestualmente abbiamo consegnato una proposta di iniziativa popolare al Comune di Rovigo, come recita l'articolo 34 dello statuto lettera C. Adesso chiediamo che in consiglio comunale sia trattata la questione e ci sia un pronunciamento concreto affinché l’amministrazione comunale della nostra città intervenga nei confronti del Governo sollecitando provvedimenti adeguati contro l’aumento delle bollette e il conseguente aumento del costo della vita, tenendo conto del tasso d’inflazione reale, ben oltre il 4%, senza nessun meccanismo di indicizzazione automatica di adeguamento di salari e pensioni come la scala mobile".

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