VOCE
ADRIA
08.02.2022 - 12:36
La Cattedrale di Adria
ADRIA - Il caro bollette si abbatte sulla Cattedrale: a causa degli altissimi rincari di energia elettrica e gas registrati nelle ultime settimane, è stato deciso di fermare l’impianto di riscaldamento e la chiesa rimarrà a freddo. Ridotta al minimo, per lo meno allo stretto necessario anche l’illuminazione. Pertanto i fedeli che parteciperanno alle celebrazioni liturgiche sono invitati a indossare qualche indumento in più per meglio ripararsi dal freddo.
Chi ha partecipato alle messe di domenica scorsa ha constatato che il provvedimento è già operativo, la caldaia è stata lasciata a riposo. Per questo l’annuncio dato dai sacerdoti al termine delle celebrazioni non ha colto di sorpresa i presenti. La dolorosa decisione è stata presa tenendo conto della difficoltà di chiedere un sacrificio economico alle famiglie, dal momento che il caro bollette riguarda tutti e tante sono le famiglie in forti difficoltà.
“E’ stata presa la decisione più difficile ma inevitabile visti i tempi che corrono - commenta un sacerdote - speriamo che al più presto si possa tornare a costi più ragionevoli di gas e corrente, meglio ancora è sperare che al più presto arrivi la bella stagione”.
Pur essendo il caro dell’energia un problema nazionale, anzi europeo, la drastica decisione presa dal parroco don Matteo De Mori è senza dubbio uno smacco pesante per l’immagine e il ruolo della Cattedrale nel contesto della chiesa cittadina e polesana.
Infatti la decisione ha generato non poche preoccupazioni nei fedeli non tanto per la decisione in sé, ma per il fatto che questa lascerebbe trasparire forti difficoltà economiche nelle quali si troverebbero le finanze della parrocchia.
Sicuramente il caro bollette sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese, ma questo non giustifica del tutto la decisione drastica di fermare del tutto la caldaia. Magari una razionalizzazione del riscaldamento sarebbe stata più comprensibile.
Allora è molto probabile che le finanze della Cattedrale siano in forte sofferenza da tempo e che il caro bollette abbia solo fatto scoppiare una situazione di criticità già esistente. Qualcuno teme che questa sia la spia di qualche scossone in arrivo.
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