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ARIANO NEL POLESINE

Borgo da riqualificare, l’area archeologica di San Basilio è tra i progetti scelti

La scelta della Regione Veneto. Il sindaco Beltrame: “Un progetto che darà occupazione”

Borgo da riqualificare, l’area archeologica di San Basilio è tra i progetti scelti

ARIANO NEL POLESINE - “Esprimiamo grande soddisfazione per questo primo traguardo che vede il progetto del Borgo di San Basilio selezionato e tra i primi 9 progetti nel Veneto”. Così Luisa Beltrame, sindaco di Ariano nel Polesine, soddisfatta dopo la notizia che San Basilio rientra tra i 9 progetti preselezionati dalla Regione Veneto nelle 41 domande pervenute per il bando Borgo da riqualificare.

Crediamo profondamente nelle potenzialità del nostro territorio e nel beneficio in termini di economia e di crescita che un grande progetto come quello candidato può portare a tutta l’area del Delta - ha spiegato Luisa Beltrame - Ora lavoreremo per integrare con quanto ci viene richiesto perché crediamo che Il progetto possa contenere tutte le caratteristiche per proseguire nel percorso. Il progetto presentato vuole portare in luce tutte le caratteristiche della zona, che infatti presenta particolarità di pregio naturalistico, storico, archeologico e di leggende legate alla tradizione popolare, alla grande Quercia secolare, che in quest’anno grazie a vari eventi è divenuta la Quercia di Dante. Il Poeta infatti soggiornò a San Basilio, nell’Hospitium dei Monaci Benedettini, a fianco di una millenaria Chiesa romanica, nel suo viaggio di ritorno da Venezia a Ravenna. La leggenda narra che, avendo perso l’orientamento, salì su una quercia e da lì sopra scorse il campanile dell’Abbazia di Pomposa”.

Il progetto del Borgo, si muove quindi su più filoni. Sulla linea della valorizzazione del patrimonio naturalistico si intendono recuperare due importanti relitti fossili: uno il Bosco Nichetti ben conservato e piuttosto esteso, con l’adiacente Rotta di Martino, una zona umida di notevole importanza, nel quale realizzare il Bosco di Dante, riqualificando un’area di pregio naturalistico, che ha visto ridursi gradualmente la folta vegetazione che lo caratterizzava; l’altro il Bosco Rosada, polmone verde realizzato grazie ad un progetto di riqualificazione ambientale delle dune fossili, effettuato dall’Ente Parco. “In questa oasi, oltre alla riqualificazione ed al ripristino di un percorso geologico, si intende dar vita ad un percorso di land art, che piano piano nel tempo andrà a costituire una galleria di artisti per far sì che possano incontrarsi diversi linguaggi artistici”.

Il terzo obiettivo prevede la realizzazione di un Parco Archeologico didattico: si tratta di un Parco a tema che illustra la vita e l'abitato di San Basilio in epoca etrusca e romana con la ricostruzione di un tratto della via Popilia e dell'abitato di epoca romana, la ricostruzione dell’abitato etrusco, la realizzazione di un nuovo e più capiente parcheggio e degli edifici a servizio del Parco. Una parte importante sarà dedicata alla Quercia secolare di Dante, qui la land art sarà protagonista anche dare una seconda vita alla Quercia, per tenerne vivo il valore che la “Rovra” ha per tutta la comunità e per il Delta, infatti, si vuole ricostruirne la sagoma imponente di oltre 26 metri di altezza, usando la tecnica della rete metallica e dello studio della trasparenza che disegnano lo spazio della Materia Assente secondo le tecniche proposte dall’artista di fama mondiale Edoardo Tresoldi.

Il quinto polo attrattivo è rappresentato dagli scavi archeologici: per questi importanti rinvenimenti è prevista anche la riproduzione virtuale insieme all’abitato etrusco-romano che circondava l’area, utilizzando moderne applicazioni digitali. “In questo ambito tematico, è prevista la promozione di iniziative sperimentali di partecipazione diretta alle future campagne di scavo, già programmate e che si potranno promuovere con i nuovi fondi del progetto di Rigenerazione - continua il sindaco di Ariano nel Polesine - Agli appassionati, sarà offerta la partecipazione diretta alle attività di ricerca, sotto la guida attenta dei Docenti universitari di Venezia e di Padova e della Soprintendenza archeologica”. Infine, l’ultimo ambito di intervento sarà la promozione con adeguata cartellonistica dei percorsi religiosi dei Pellegrini del Medioevo, a piedi o in bike. “Saranno altresì moltiplicate le piste ciclabili di tutta l’area, al fine di collegare in rete i diversi poli attrattivi facilitandone l’acceso in bike e favorendo la partecipazione di soggetti portatori di disabilità, con specifici progetti di inclusione. Siamo fiduciosi che questo progetto favorirà l’insediamento di attività di impresa nel settore culturale, del turismo, del commercio e dell'artigianato, dell'agroalimentare, e consentirà di attivare nuova occupazione. Permetterà di implementare la promozione di prodotti della tradizione artigianale come la famosa ocarina in terracotta e le numerose ricchezze culinarie locali, dal riso del delta Igp, agli insaccati di animali allevati allo stato semi brado alla birra localmente prodotta”.

E ancora: “L’amministrazione comunale con questo progetto prevede l’incremento della domanda di figure professionali impegnate nei servizi di accoglienza e visitazione, nella gestione e manutenzione del patrimonio ambientale ed architettonico, nella gestione dei sistemi tecnologici, nella gestione dei servizi di assistenza ai visitatori, nonché al personale addetto alla ricettività e alla ristorazione con il potenziamento delle strutture del territorio già esistenti e la nascita di nuove imprese”.

Anche l’impatto occupazionale tra servizi diretti ed indotto, potrebbe essere significativo e portare ad un notevole incremento di posti di lavori - aggiunge il primo cittadino - La presenza di un Parco Naturalistico Archeologico produrrebbe importati riflessi positivi sui flussi turistici all’interno dell’intero ambito del Delta, oggetto del riconoscimento del Mab unesco. La vicinanza con i principali poli turistici di Rosolina Mare-Albarella in Veneto e quella dei Lidi ferraresi in Emilia Romagna, rappresenterebbe un sicuro elemento di qualificazione della ospitalità in queste località”. “In sintesi siamo convinti che il progetto del Borgo di San Basilio se sarà scelto, potrà contribuire positivamente a tutto il comparto del turismo del Delta, proponendo iniziative ed eventi che potrebbero consentire di vivere il Delta tutto l’anno con ricadute a favore di tutta una area vasta ed estesa quale è quella di tutto il Delta, e di tutta la provincia di Rovigo”, conclude Luisa Beltrame.

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