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ECOAMBIENTE

Un patto di ferro per sostenere le progettualità

Finanziamento garantito grazie a un pool di banche: ecco la firma

ROVIGO - Il Cda di Ecoambiente (presidente Marco Trombini, ad Adriano Tolomei, consigliere Michela Bacchiega, unitamente al direttore tecnico Walter Giacetti), società affidataria “in house” della gestione del ciclo integrato dei rifiuti nei 50 Comuni della Provincia di Rovigo ha aggiudicato ad un pool di 5 banche, di cui due locali, l’operazione che supporterà finanziariamente nel periodo 2021–2025, il piano di investimenti previsti nel Piano industriale già approvato dall’Assemblea del Consiglio di Bacino di Rovigo. Il pool di banche, affiliate al Gruppo Cassa Centrale, è costituito da Banca del Veneto Centrale, Banca Adria Colli Euganei, Banca Popolare Etica, Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige e Banca di Cividale coordinate, come detto da Cassa Centrale Banca. 

La firma sull'affidamento è stata posta nella mattinata di mercoledì 16 febbraio nella sede di Ecoambiente dall'ad di Ecoambiente Adriano Tolomei e da Christian Travaglia Responsabile Ufficio Corporate Finance di Cassa Centrale Banca. 

L’operazione di finanziamento, del valore di 22 milioni di euro ha una durata di 9 anni e si caratterizza per essere di tipo chirografario, ovvero nessuna garanzia se non il preciso rispetto dei parametri del piano industriale e dei covenants finanziari tipici di questi finanziamenti.  

Il tasso di interesse applicato risulta essere molto vantaggioso rispetto alle previsioni contenute nel Piano. Si rileva inoltre l’assenza di garanzia bancaria in forma di lettera di patronage da parte dei Comuni soci di Ecoambiente, che risultano pertanto sollevati da ogni onere e responsabilità in merito a questa operazione finanziaria.

L’importante operazione finanziaria si inserisce, unitamente alle linee di finanziamento previste dal Pnrr per un importo complessivo di circa 38.2 milioni di euro e alle disponibilità di cassa di Ecoambiente, nel contesto degli investimenti del valore complessivo di 81 milioni di euro previsti nell’arco temporale di riferimento del Piano Industriale.

Tale importo,  consentirà il raggiungimento delle performance impiantistiche, tecnologiche ed informatiche richieste dal Piano industriale di Ecoambiente e dal Contratto di servizio con il Consiglio di Bacino, con particolare riferimento agli investimenti necessari per la meccanizzazione dei servizi al fine di migliorare la sicurezza del lavoro, la geolocalizzazione e informatizzazione del servizio di raccolta attraverso l’acquisto di nuovi mezzi dotati di tecnologia 4.0 per il rilevamento degli svuotamenti dei nuovi contenitori provvisti di apposito microchip in previsione dell’applicazione della Tariffa puntuale, la realizzazione di nuovi ecocentri e l’adeguamento di quelli esistenti per un valore di oltre 42 milioni di euro e per la realizzazione e il revamping degli impianti industriali di recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti, per circa 39 milioni di euro.

Le positive potenziali ricadute, derivanti dalle attività previste dal Piano degli investimenti, riguardano in particolar modo l’incremento delle raccolte differenziate per poter arrivare alla soglia del 80% di RD e una conseguente diminuzione dei rifiuti indifferenziati che si possa attestare attorno ai 65/70 kg./anno per abitante, la tracciabilità dei servizi e la trasparenza nel rapporto con l’utenza con l’atteso avvio della tariffa puntuale, il miglioramento dell’organizzazione e della sicurezza per i lavoratori e minori impatti ambientali in relazione alle attività di recupero di materie negli impianti ed ai servizi svolti.

Ecoambiente, per il conseguimento degli obiettivi previsti dal Piano industriale, intende ispirarsi ai criteri ambientali sociali e di governo e a quelli per lo sviluppo sostenibile per favorire lo sviluppo dell’economia circolare, le iniziative di sostenibilità ambientale e la transizione energetica, garantendo nel medio periodo l’adesione agli obbiettivi di Agenda 2030 per garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica al territorio polesano.

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