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PORTO TOLLE

Caccia ai bracconieri del Delta

I militanti di 100% Animalisti iniziano le ronde: "Vogliamo trovare questi criminali"

Il giudice restituisce i richiami vietati ai bracconieri

PORTO TOLLE - "Il Parco Naturale del Delta del Po viene pubblicizzato come un paradiso ecologico. Non lo è per niente, dato che vi esistono attività che ecologiche non sono (pesca, cantieristica, agricoltura estensiva) e nella stagione venatoria viene invaso da orde di cacciatori di ogni parte d'Italia". Parte da qui, l'atto di accusa dell'associazione 100% Animalisti, che annuncia l'organizzazione di ronde conto la presenza di cacciatori.

"Alcune zone poi sono un vero inferno per gli animali - prosegue la nota - come la Sacca degli Scardovari, che, ci viene segnalato, vede le scorribande di teppisti armati tutto l'anno. Specie di notte, criminali in auto percorrono gli argini, sparando dai finestrini a qualsiasi animale, inclusi quelli protetti: Poiane, Cigni, Anatre, Oche, Nutrie e tutti gli altri. E non solo: vengono compiuti atti di violenza gratuita, come l'aggressione a colpi di bastone avvenuta di recente contro alcune Oche che da anni ci vivono (una è stata uccisa). Tutto questo è opera di individui del luogo, o dei dintorni che conoscono la zona".

"Alcuni residenti cercano di opporsi e hanno ricevuto minacce dirette. La Polizia Provinciale lamenta scarsità di uomini e di mezzi, e in effetti l'area è vasta e con molti accessi. Sperare in un cambiamento della mentalità di questi delinquenti è utopia: solo un'azione energica di repressione e contrasto può farli desistere. Nei prossimi giorni non sono esclusi sopralluoghi in zona da parte dei nostri Militanti, nella speranza di incontrare questi infami vigliacchi".

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