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Aumentano le rette alla Csa

La ministangata di 2 euro al giorno, equivalente a 60 al mese: il lamento delle famiglie

Aumentano le rette alla Csa

ADRIA - Ministangata sulle rette per gli ospiti della Casa di riposo: il presidente Simone Mori ha comunicato ai familiari che l’aumento sarà di 2 euro al giorno, quindi 60 euro al mese. L’annuncio è stato dato nella riunione svoltasi in videoconferenza mercoledì scorso con i familiari. Più di qualcuno non sembra aver preso bene la notizia, tuttavia al momento non si registrano reazioni né prese di posizione da parte dei familiari.

Inoltre più di qualcuno lamenta che alcuni servizi siano stati tolti o ridimensionati, ma soprattutto che la qualità del servizio complessivo offerto da riviera Sant’Andrea non regge alla concorrenza con le altre strutture vicine, sempre più moderne e agguerrite. Oltretutto la concorrenza sta aumentando e all’orizzonte sono ormai prossime altre nuove aperture, mentre la Casa di riposo adriese soffre per numerosi posti vuoti e denota sempre più difficoltà a rioccupare i posti lasciati liberi. Adesso si attende di conoscere il bilancio dell’ente.

Intanto è arrivato un lungo comunicato stampa da parte del presidente. Mori fa un bilancio dei primi due anni alla guida del Centro servizi anziani insieme al resto del cda formato Graziella Braghin, Mauro Colombo, Simonetta Menini e Daniela Pasquali.

“Continua in maniera incessante - spiega Mori - il lavoro in Casa di riposo per il Cpi e il mantenimento della qualità dei servizi. In questi due anni, insieme ai membri del consiglio di amministrazione, alla direttrice Paola Spinello ed ai lavoratori, abbiamo affrontato situazioni molto particolari, come effetto della pandemia, che hanno segnato l’attuale periodo storico. Situazioni affrontate con impegno e costanza, dalla squadra coesa citata che ha organizzato con una particolare attenzione verso l’ospite, tutta una serie di attività sia in termini di servizi che di accoglienza per i loro famigliari. Appena ci siamo insediati come nuovo cda –prosegue il presidente - sono stati appaltati i lavori per il conseguimento del Cpi, certificazione prevenzione incendi, necessaria per il proseguo delle attività. Gli interventi, che dovevano partire nel 2009, di fatto sono iniziati nel 2020, con il rinnovo del nucleo blu e dovrebbero concludersi nell’aprile prossimo”.

E ancora: “Il piano programma dei lavori negli altri sei nuclei, che saranno adeguati alle nuove esigenze ed esperienze imposte dalla pandemia, procederanno poi con il metodo ‘ad orologio’, infatti si è scelto di avere sostanzialmente un nucleo libero, circa 25 posti liberi, per poter proseguire nei lavori dell’antincendio. Oltre ai lavori strutturali all’edificio della Casa di riposo, abbiamo avviato l’iter per la certificazione sismica dell’ente, cosa che doveva avvenire entro il 2017, ma che questo cda ha iniziato nell’estate 2020”.

Nel dare stabilità nei servizi agli ospiti, abbiamo assunto a tempo indeterminato sei Oss, che da anni lavorano all’interno della struttura. Un’azione resa possibile attraverso un procedimento di stabilizzazione: azioni attuate per mantenere la qualità dei servizi ma che ci porta a ritoccare le rette che avremmo voluto mantenere ferme, come lo sono state dal 2015 ad oggi”.

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