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PORTO TOLLE

Festa della donna, ecco i fiori che aiutano la ricerca

L'iniziativa sensibilizza sul tema della salute femminile e la lotta contro il cancro

Imprenditori coraggiosi, vi sostiene il Comune! Un premio al coraggio di aprire e provarci

L'assessore comunale Tania Bertaggia di Porto Tolle

PORTO TOLLE - L’Amministrazione Comunale di Porto Tolle, con i fioristi e florovivaisti di Porto Tolle, in occasione della Festa della Donna, promuove un’iniziativa in collaborazione e a favore di Aimac – Associazione Italiana Malati di Cancro.

L’iniziativa consiste in una raccolta fondi i cui proventi verranno donati all’associazione perché possa incrementare la helpline che risponde telefonicamente alle richieste di informazione da parte delle pazienti oncologiche di tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione alle conseguenze e ricadute fisiche e psicologiche delle sedute chemioterapiche sulle pazienti di sesso femminile.

Nelle giornate di lunedì 7 e martedì 8 marzo chi farà acquisti presso la Fioreria Pizzo e la Fioreria Primavera a Ca’ Tiepolo, la Fioreria Rosy di Scardovari, Molino Narsi e Il Dosso di Ca’ Tiepolo potrà fare un’offerta (offerta minima 2 euro) ed in cambio verrà omaggiato con un sacchetto di semi di girasole e una pergamena di ringraziamento a firma e con il logo di AIMaC.

“Ringrazio i nostri esercenti - spiega l'assessore comunale Tania Bertaggia - che si sono resi disponibili a partecipare attivamente a questa iniziativa. Auspico che la festa della Donna possa essere l'occasione per sensibilizzare la cittadinanza su un tema estremamente importante che riguarda la salute delle donne prima tutto ma anche le implicazioni psicologiche ed emotive di tutte le persone che le affiancano durante la lotta e la cura della malattia”

“Questa ricorrenza - spiega ancora il sindaco Pizzoli - è nata per ricordare le lotte sociali e politiche che le donne hanno dovuto affrontare affinché la loro voce venisse ascoltata. Di strada da fare in tema di pari opportunità
ce n’è ancora tanta. Oggi le donne ricoprono ruoli di rilievo, ma si ritrovano ancora a lottare per farlo. Troppo spesso laddove un uomo è giustificato per la sua assenza e celebrato per la sua presenza in famiglia, una donna, nelle medesime condizioni lavorative, non riceve lo stesso giudizio positivo, anzi. Celebriamo le nostre donne l’8 marzo, e cerchiamo di farlo ogni giorno, allontanando l’essere donna dalla sua definizione stereotipata, e accompagnandole verso un’emancipazione sganciata da dinamiche che non possono più appartenere ad una società evoluta come quella in cui vogliamo tutti vivere”.

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